PAKISTAN La difficile missione dei Missionari di San Colombano
LAHORE, 16 ott ’07 - La missione va avanti fra difficoltà, tensioni, violenze.
Ma la Buona Novella giunge a confortare e cambiare la vita di tante famiglie pakistane,
soprattutto in aree remote e abbandonate, grazie ai Missionari di San Colombano, che
svolgono il loro servizio per aiutare le fasce più povere della popolazione. Il Paese
sta vivendo in questi mesi momenti di incertezza politica e una nuova escalation di
violenza che ha colpito ancora una volta anche le minoranze religiose. I missionari
di San Colombano, pur consapevoli delle difficoltà, non si sono persi d'animo: hanno
aiutato generosamente le famiglie colpite dalla violenza degli integralisti e quelle
che hanno visto le loro piccole attività economiche distrutte da terremoti e disastri
naturali, soprattutto nel Nord del Pakistan. "C'è tanto da fare. Molte persone riescono
a stento a sopravvivere, ma conservano una grande fede, anche se minacciate o fortemente
intimidite", raccontano i missionari, che sono impegnati soprattutto nelle aree rurali,
in zone montuose e nelle periferie delle grandi città. Essi notano che il lavoro di
assistenza umanitaria spesso si compie fianco a fianco con persone di fede musulmana:
operare insieme in progetti di solidarietà è un modo per unire credenti di fedi diverse
e dare un incentivo al dialogo interreligioso in un Paese che, sin dalla sua nascita
non ha mai avuto grandi problemi di convivenza fra cristiani e musulmani, se non in
tempi recenti, con il diffondersi dei gruppi islamismi radicali. (Fides; Vid –
ZENGARINI)