I vescovi del Guatemala sulle prossime presidenziali: l'obiettivo sia il bene comune
I vescovi del Guatemala, in un comunicato diffuso in vista del secondo turno delle
presidenziali, previste il prossimo 4 novembre, esortano “tutti i cittadini a partecipare
in modo consapevole e responsabile”. La legittimità della consultazione – scrivono
i presuli – dipenderà dal numero di elettori che si recheranno alle urne. "Le dispute
per conquistare il voto dei cittadini indecisi – aggiungono i vescovi – possono convincere
qualcuno ma possono anche favorire l’astensione”. La Chiesa cattolica – si legge poi
nel comunicato – non indica preferenze di voto ma chiede ad ogni cittadino di decidere,
in coscienza, a chi dare la propria preferenza. I presuli - riferisce l'Agenzia Fides
- chiedono al Signore che illumini il nuovo capo di Stato guatemalteco affinchè le
sue decisioni abbiano sempre "la finalità del bene comune, prive di interessi settoriali".
Il diritto e la giustizia - auspicano quindi i vescovi - permettano "a tutti una vita
più degna" e "uno sviluppo sostenibile". Per quanto riguarda l’elezione, a confrontarsi
al ballottaggio saranno il candidato socialdemocratico Alvaro Colom, che ha ottenuto
28,23 per cento dei voti, e l’ex generale Otto Pérez Molina, con il 23,51 per cento
delle preferenze. Secondo gli osservatori, molto dipenderà dalle alleanze: in particolare,
la formazione dell’attuale presidente Oscar Berger, il partito della Gran alleanza
nazionale, sarà per gli analisti, il vero ago della bilancia. (A. L.)