2007-10-15 14:34:58

Iraq: ansia per la sorte dei due sacerdoti rapiti, ancora nelle mani dei sequestratori


Ore di ansiosa attesa per la sorte dei due sacerdoti siro-cattolici rapiti sabato scorso nella città di Mossul, nel nord dell’Iraq. Per i due religiosi ieri il Papa all’Angelus aveva chiesto la liberazione immediata e proprio stamani notizie d’agenzia, in attesa di conferma, avevano parlato di liberazione già avvenuta. Eventualità, questa, smentita da nostri contatti con i vertici della Chiesa siro-cattolica a Mossul. Ci riferisce Giancarlo La Vella:RealAudioMP3


I due sacerdoti sono ancora nelle mani dei sequestratori”. E’ lo stesso mons. Basile Georges Casmoussa, arcivescovo siro-cattolico di Mossul che ha smentito la notizia che tutti attendono da un momento all’altro. Il presule ha inoltre riferito di essere in attesa di contatti diretti con i rapitori. Stamani in molti hanno pensato che la speranza fosse diventata realtà, quando è stata diffusa dall'Aina, l’Agenzia di stampa internazionale assira, la notizia della liberazione, senza pagamento di alcun riscatto, di padre Mazin Esho, di 35 anni, e padre Piyous Affas, di 60. Per loro, ieri mattina all’Angelus domenicale, il pensiero del Papa. Benedetto XVI aveva espresso la propria preoccupazione, invocandone il rilascio. “Faccio appello ai rapitori perché rilascino prontamente i due religiosi e, nel ribadire ancora una volta che la violenza non risolve le tensioni, elevo al Signore un’accorata preghiera per la loro liberazione, per quanti soffrono violenza e per la pace”. Anche secondo fonti dell'agenzia missionaria internazionale, Misna, a Mossul sarebbero ancora in corso trattative per la liberazione dei due sacerdoti. Le stesse fonti esprimono ottimismo sulla possibilità che i due religiosi siano rilasciati al più presto, forse oggi stesso. E stamani Helene Destombes, della nostra redazione francese, ha sentito telefonicamente a Mossul, proprio mons. Casmoussa:

 
R. – Nous n’avons acune information sur la quelle nous poussions nous appuyer. …
Non abbiamo alcuna informazione alla quale fare riferimento. L’ultima telefonata con i rapitori c’è stata ieri, alle 7.30 ora locale, e ci siamo resi conto che il tono della conversazione era un po’ più disteso. E questo ci aveva dato la speranza di una possibilità di colloquio. Invece, oggi, a tutt’ora, non abbiamo avuto nessun altro contatto con i rapitori, e questo ci preoccupa un po’.

 
D. – Voi sapete chi sono i rapitori? E’ stato chiesto un riscatto?

 
R. – C’est à dire que hier ils ne m’ont pas donnée de chiffre, …
Ieri non hanno indicato nessuna somma; ma quello che noi vogliamo, adesso, è che si possa avere un contatto per stabilire un possibile riscatto. In ogni caso, non abbiamo ancora potuto parlare con i sacerdoti sequestrati.

 
D. – Sapete chi sono i rapitori? Forse sono sunniti?

 
R. – Ils se sont présentés comme …
Si sono presentati come appartenenti ad una corrente fondamentalista; ma potrebbero essere anche semplici briganti. Ma come saperlo con certezza?!

 
D. – I cristiani in Iraq sono sempre più minacciati?

 
R. – On avait senti une certaine accalmie, mais depuis quelque jour …
Ci era sembrato che la situazione ultimamente si fosse un po’ calmata, mentre da qualche giorno invece sembra il contrario, perché ci sono stati diversi casi di rapimento e di omicidio a Baghdad. Un’azione come questa avrà molti effetti negativi ...







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