2007-10-15 15:09:12

Il presidente russo Putin conferma il suo viaggio in Iran all'indomani della notizia della preparazione di un attentato contro di lui - Prosegue la visita in Asia dell'inviato dell'ONU per l'ex Birmania, Gambari, che chiede alla Giunta militare di mettere fine agli arresti


E’ stato lo stesso presidente russo Putin a confermare la sua visita di due giorni in Iran che prenderà il via questa sera. Stamani, un portavoce del Cremlino aveva mostrato incertezza sull’arrivo a Teheran del presidente dopo la notizia di un attentato in preparazione contro di lui. Putin parteciperà al vertice dei Paesi rivieraschi del Mar Caspio, insieme con i delegati di Kazakhstan, Azerbaigian e Turkmenistan. Dalla Germania, dove ha incontrato il cancelliere Merkel, il capo del Cremlino ha anche espresso la speranza di avere “un dialogo diretto” con il presidente iraniano Ahmadinejad per risolvere “in modo pacifico il problema del nucleare iraniano”. Oggi, si attende il via libera alla prima centrale nucleare iraniana a Bushehr, grazie all’apporto della Russia.

- Prosegue la visita di Condoleezza Rice in Medio Oriente, in vista della Conferenza di pace programmata il mese prossimo negli Stati Uniti. Dopo l’incontro con il premier israeliano Olmert, il segretario di Stato americano è arrivata a Ramallah per un colloquio con il presidente palestinese, Abu Mazen. Al passaggio in Cisgiordania, il suo convoglio è stato bloccato per la presenza di un auto sospetta. Domani, la Rice è attesa in Egitto per incassare la disponibilità dei Paesi arabi più moderati in vista del vertice nel Maryland. Mercoledì, nuovo round di colloqui con israeliani e palestinesi.

- Resta incerto il bilancio dei violenti scontri tra miliziani sciiti e forze irachene e americane scoppiati nella città di Diwaniyah. Per alcune fonti, ci sono due civili morti e 19 feriti, per altre le vittime sarebbero 5. C’è attesa in Turchia dove il parlamento è riunito per dare il via libera alle operazioni oltre confine contro i militanti curdi del PKK che hanno diverse basi nel nord dell’Iraq. Si è mostrato contrario alla mozione il governo di Baghdad che ha invitato Ankara ad astenersi da un intervento sul suo territorio.

- La possibile offensiva turca nel nord dell’Iraq ed i conseguenti problemi ai rifornimenti mondiali di greggio avrebbero fatto balzare il prezzo del petrolio che, oggi a New York, ha toccato quota 85 dollari al barile, segnando così un nuovo record.

- Con una lunga relazione, il presidente cinese, Hu Jintao, ha aperto a Pechino il 17.mo congresso del Partito comunista, un appuntamento che si ripete ogni cinque anni e al termine del quale vengono rinnovati i quadri del partito. Parlando ai 2.200 delegati, Hu Jintao ha sottolineato la necessità di “migliorare la democrazia socialista” e di “governare in base alle leggi”. Toni più duri invece sulla questione di Taiwan. Il leader del Partito comunista ha auspicato un accordo di pace ma ha escluso ogni ipotesi di indipendenza per l’isola, dichiaratasi autonoma dal 1949. Nel discorso di Hu Jintao, ha trovato spazio anche “lo sviluppo sostenibile” e per quanto riguarda l’economia il presidente ha promesso impegno per “accelerare la crescita delle multinazionali cinesi” e un graduale aumento del tasso di cambio dello yuan.

- E’ in Asia l’inviato dell’ONU per la Birmania, Ibrahim Gambari. Scopo del suo secondo viaggio è di intensificare la pressione diplomatica su Yangon dove tornerà a breve. Giunto in Thailandia ha subito lanciato un appello alla Giunta militare affinché cessi gli arresti. Il nostro servizio:RealAudioMP3


“Profondo sconcerto” ha risposto così il nigeriano Gambari alla notizia dei nuovi fermi, eseguiti dal regime di Yangon, lo scorso fine settimana. Secondo le organizzazioni per i diritti umani, sarebbero sei gli attivisti messi in prigione. Arresti “che contrastano - ha detto l’inviato dell’ONU - con lo spirito di reciproco impegno” tra le Nazioni Unite e la Birmania. L’emissario di Ban Ki-moon ha chiesto alla Giunta di sospendere la politica di repressione e di favorire il rilascio di tutti i prigionieri politici. Gambari ha parlato dalla Thailandia, prima tappa di una missione in Asia che ha lo scopo di creare un fronte comune contro le violenze messe in atto dai militari. Il diplomatico toccherà anche altri Paesi come la Malaysia, l’Indonesia, l’India, la Cina ed il Giappone, per poi tornare in Birmania - la seconda volta in poco tempo - e conferire nuovamente con la Giunta. Intanto, il premier thailandese, Surayud Chulanont, ha lanciato l’ipotesi di colloqui multilaterali fra le Nazioni Unite, Yangon, i dieci Paesi del sud-est asiatico membri dell’ASEAN (l'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico), l’India e la Cina, sul modello dei “colloqui a sei” che hanno sbloccato la crisi nucleare nordcoreana. In Birmania, la stampa di regime accusa la comunità internazionale di voler installare un governo sotto la sua influenza. I generali avrebbero intenzione di rilanciare un progetto di sette punti, la “Roadmap per la democrazia”. Un piano pensato nel 2003 per mettere fine alla dittatura.

- Nella corsa alle presidenziali in Corea del Sud, fissate per dicembre, si aggiunge il nome dell’ex ministro per l’Unificazione, Chung Dongyoung, scelto dalla coalizione progressista di maggioranza. L’ex giornalista ha il difficile compito di recuperare consensi su Lee Myungbaek, il candidato conservatore del Grande partito nazionale di opposizione, che nei sondaggi avrebbe il 50 per cento. Fuori dai giochi l’attuale capo dello Stato, Roh Moohyun, che, in base alla Costituzione, non può ricandidarsi per un secondo mandato.

- In Togo, si è votato ieri per il rinnovo degli 81 seggi del parlamento. Positiva la valutazione del voto da parte degli osservatori internazionali, che hanno vigilato su queste elezioni legislative, le prime in 13 anni cui abbiano preso parte tutti i partiti politici del Paese. Alta l’affluenza, che ha superato il 50% dei 3 milioni di aventi diritto, 32 le liste in lizza. Per un bilancio di questa importante tornata elettorale, sentiamo Giulio Albanese:RealAudioMP3


La valutazione complessiva delle elezioni svoltesi ieri in Togo non può che essere positiva, a confermarlo sono stati gli osservatori internazionali che hanno vigilato scrupolosamente sulle operazioni di voto. Il risultato di questa consultazione potrebbe segnare la svolta rispetto allo strapotere della famiglia del defunto presidente-padrone, Gnassingbè Eyadema. Da segnalare che alle elezioni ha preso parte anche l’Unione delle forze per il cambiamento, il partito del rivale storico di Eyadema, Gilchrist Olimpio. La comunità internazionale ed in particolare l’Unione Africana e l’Unione Europea guardano con grande interesse al risultato finale di questa consultazione, non fosse altro perché il rilancio dell’economia dipende, secondo i tradizionali Paesi donatori, dal grado di affidabilità della democrazia togolese. La principale risorsa mineraria del Togo sono i fosfati, che costituiscono circa il 50 per cento delle esportazioni complessive del Paese. I risultati della tornata elettorale si sapranno comunque solo tra qualche giorno. (Per la Radio Vaticana, Giulio Albanese)

- Grande partecipazione in Italia alle primarie del Partito democratico. Oltre 3 milioni di persone hanno votato per scegliere il leader della nuova formazione politica che sarà l’attuale sindaco di Roma, Walter Veltroni. A metà scrutinio, il primo cittadino della capitale è in testa con il 75,6 per cento delle preferenze, più distante Rosy Bindi al 14 ed Enrico Letta con il 10,1 per cento. Il premier Prodi ha precisato che se le primarie fossero state un fallimento il governo sarebbe saltato.

- Non ha provocato né vittime né feriti l’esplosione avvenuta al terzo piano dell’ambasciata croata ad Ankara. Le forze dell’ordine turche stanno accertando le cause dell’accaduto. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)




Da domenica 28 ottobre il Radiogiornale della sera in lingua italiana, andrà in onda alle ore 19.30 sulle onde medie di 585 e 1.530 kHz e in modulazione di frequenza di 105 MHz. La trasmissione andrà in replica alle ore 21.00 e 23.00.



 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI no. 288
 
E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.







All the contents on this site are copyrighted ©.