Educazione, sviluppo, scienza e tecnologia fra i temi del V Forum mondiale dei giovani
promosso dall’UNESCO a Parigi
Sono due ragazzi di lingua francese a rappresentare la Santa Sede al V Forum mondiale
dei giovani che si sta svolgendo a Parigi, presso l’UNESCO. L’incontro precede la
34.ma Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che avrà inizio
martedì prossimo e alla quale prenderà parte mons. Francesco Follo, osservatore permanente
della Santa Sede presso l’UNESCO. Ma quali temi hanno affrontato i giovani nei gruppi
di lavoro del Forum? Tiziana Campisi lo ha chiesto a Sarita Neermul,
rappresentante della Santa Sede:
R. -
Les thèmes abordés lors des groupes de travail… Durante il primo Forum si
è parlato fondamentalmente di educazione e sviluppo economico, andando soprattutto
a salvaguardare quella che è la diversità linguistica, che dovrebbe essere raggiunta
anche attraverso corsi che impieghino anche dialetti regionali e non soltanto le lingue.
Tutto questo per salvaguardare questa diversità linguistica. Un altro punto fondamentale
è la semplificazione dei temi attraverso un vocabolario più accessibile e quindi rendere
più leggibili e più comprensibili i vari documenti dell’UNESCO e non solo. Si è poi
passati ad affrontare il tema dell’educazione per le donne, arrivando ad avere un
programma di educazione per tutte evitando la discriminazione e andando a valorizzare
quelli che sono i diritti delle donne, anche dal punto di vista educativo e quindi
anche il ruolo della donna all’interno della famiglia. Inoltre, si è arrivati alla
proposta di una carta UNESCO per i ministri dell’educazione di tutti i Paesi, per
poter integrare all’interno dei programmi di educazione civica un livello minimo di
coerenza e di coesistenza.
D. - A proposito delle
problematiche affrontate qual è il tuo punto di vista?
R.
- Mon impression sur les différents thèmes qui ont été abordés… Dal mio
punto di vista, in quanto giovane, senza sviluppo culturale non si può avere un effettivo
sviluppo economico, ma al tempo stesso non si può avere uno sviluppo economico che
sia totalmente svincolato dalla cultura. In questo senso ci rende felici la possibilità,
data ai giovani da parte dell’UNESCO e, per quanto riguarda la Santa Sede, da parte
di mons. Follo, di poter parlare all’interno di una platea così grande, di poter partecipare
ad un avvenimento del genere.
Ma quale messaggio
hanno portato i giovani in rappresentanza della Santa Sede? Ci risponde Olivier
Boucher, rappresentante della Santa Sede al Forum dei giovani:
R.
- Nous avons porté le message de la nécessité surtout dans le Forum… In
quanto rappresentanti della Santa Sede abbiamo portato il messaggio dell’importanza
e della necessità di educare i popoli prima di avere uno sviluppo economico, l’importanza
della cultura e della religione. Soltanto attraverso la cultura e la religione si
può avere un reale sviluppo economico che sia effettivamente globale.