Si bagna di sangue la fine del Ramadan, mese sacro per i musulmani. Dall’Iraq, all’Afghanistan
fino all’India si registra un’ondata di attentati che hanno provocato numerose vittime.
Il nostro servizio:
Comincia nel
segno della violenza la festa di Aid Al Fitr, che segna la fine del Ramadan. In Iraq,
sono ancora una volta i bambini a pagare il prezzo più alto. Un kamikaze si è fatto
esplodere nelle vicinanze di un asilo nella città di Tuz mentre si festeggiava la
conclusione del mese di digiuno. Nella deflagrazione del suo carretto pieno di dolci
e giocattoli, un adulto ed un bambino di sette anni sono rimasti uccisi e altri 13
bimbi feriti. Ultimo episodio di violenza dopo l’attacco di ieri sera a Baghdad ad
un internet cafè costato la vita a 8 persone. Il comando militare americano in Iraq
ha espresso poi rammarico dopo la morte di 15 persone, sei donne e nove bambini, e
di 19 insorti durante alcuni raid aerei, a circa 120 chilometri a nord di Baghdad.
L’operazione, hanno fatto sapere fonti militari, era diretta contro un covo di talebani.
Mattinata di sangue anche in Afghanistan. Una bomba è esplosa vicino ad una moschea
affollata per la fine del Ramadam. La deflagrazione, avvenuta nella provincia di Helmand,
ha provocato 4 vittime e 14 feriti. Morti e feriti anche in India al termine del mese
di digiuno: due diversi attentati terroristici hanno provocato sei vittime; il primo
è avvenuto ad Ajmer, nello stato nord occidentale del Rajasthan, il secondo a Srinagar,
capitale dello stato del Kashmir, nelle vicinanze di una caserma. A seguito delle
violenze, il governo di New Delhi ha decretato lo stato d’allerta. Mentre tutti i
Paesi hanno iniziato i festeggiamenti, c’è da segnalare l’anomalia dell’Algeria che
concluderà il digiuno del mese sacro dell'Islam soltanto sabato perché la mezzaluna
che segna la fine del Ramadan non è stata ancora avvistata.