2007-10-11 15:09:42

Le conclusioni ieri a Cordova, in Spagna, della Conferenza promossa dall’OSCE sul tema dell’islamofobia


Un invito al dialogo e alla tolleranza giunge al mondo da Cordova, in Spagna, “città delle tre culture”, da secoli casa comune a cristiani, musulmani ed ebrei. L’occasione è la conclusione ieri della Conferenza voluta dall’OSCE, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa sul tema dell'islamofobia. "Gli atti fondati sull'intolleranza e la discriminazione nei confronti dei musulmani devono essere condannati senza riserva", è il primo punto della Dichiarazione finale dei lavori. La preoccupazione per la sicurezza internazionale - sottolineano dall’OSCE – deve stimolare la consapevolezza che il razzismo e l’antisemitismo, come l’islamofobia e le discriminazioni verso i cristiani, si scontrano con i principi di libertà e democrazia, e con il rispetto dei diritti umani e del ruolo della legge. Un impegno al dialogo che si fa accoglienza delle reciproche diversità e che implica – ha sottolineato mons. Antonio Canizares, vicepresidente della Conferenza episcopale spagnola – il rispetto di quelle forme di espressione ritenute di fondamentale importanza, come il velo per alcuni settori dell'islam. Ad incoraggiare questo dialogo sono chiamate in prima linea le istituzioni nazionali per prevenire e reprimere – si legge nel testo – “gli atti di intolleranza e discriminazione contro i musulmani”. Sono gli Stati a dover promuovere un dialogo aperto e trasparente su temi culturali e religiosi, un approccio che tenda alla tolleranza, alla comprensione e al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e che contrasti i pregiudizi e le forme di emarginazione. Il ministro della Giustizia spagnolo Fernandez Bermejo ha invitato a “privare di qualsiasi legittimazione intellettuale il fenomeno dell’islamofobia per evitare che si ripeta una situazione come quella dell’antisemitismo che portò nel secolo scorso all’Olocausto. In chiusura dei lavori il ministro degli Esteri spagnolo e presidente dell'Osce, Miguel Angel Moratinos, ha raccomandato il rifiuto di qualunque identificazione dell'islam a terrorismi ed estremismi. L’appianamento delle tensioni sociali è una via di soluzione al pregiudizio che richiama alla responsabilità i rappresentanti del mondo politico e civile. (A cura di Claudia Di Lorenzi) RealAudioMP3







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