2007-10-09 08:16:30

In Afghanistan eseguita la pena capitale dell'assassino di Maria Grazia Cutuli


Quindici condanne a morte eseguite ieri in Afghanistan. Tra le persone fucilate, l’assassino della giornalista italiana, Maria Grazia Cutuli, e uno dei rapitori di Clementina Cantoni, dipendente dell'Organizzazione non governativa Care International. Sentiamo Giancarlo La Vella: RealAudioMP3

Si tratta delle prime esecuzioni in Afghanistan da tre anni ad oggi. In questo modo il debole governo Karzai sembra aver voluto dire alla guerriglia talebana, sempre più minacciosa, chi ha realmente nelle mani le redini del Paese, sia pure contravvenendo a quella regola non scritta, concordata con la comunità internazionale, di non mettere a morte nessuno dei responsabili del ex regime consegnato alle autorità di Kabul. Un episodio che ha evocato, insieme con i sentimenti di inutilità per una giustizia che mostra il mero aspetto punitivo, i drammatici momenti della caduta del regime fondamentalista talebano. Era il 19 novembre 2001 quando l’inviata del Corriere della Sera, Maria Grazia Cutuli, venne fermata, derubata e trucidata dai ribelli, insieme con tre colleghi di altra nazionalità. Del maggio 2005, invece, i 24 giorni di sequestro dell’esperta di diritto internazionale umanitario, Clementina Cantoni, conclusosi fortunatamente con la liberazione.








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