In Myanmar il governo comincia a ritirare soldati e agenti di polizia
A circa due settimane dall’inizio della pacifica sommossa guidata dai monaci buddisti,
la giunta militare al potere nel Myanmar ha iniziato a ritirare i militari dalle strade
della ex capitale Yangoon e delle altre principali città del Paese. A Yangoon sono
state inoltre rimosse le barriere di sicurezza, montate nei giorni delle manifestazioni
di piazza, allo scopo di sbarrare il passo ai cortei di protesta. Liberate anche le
zone circostanti i templi più importanti del Paese, che erano state l'epicentro dei
raduni da cui avevano preso le mosse la marce di protesta. Tuttavia, secondo alcuni
osservatori internazionali, non si tratta di un gesto di distensione ma, piuttosto,
di un segno della fiducia nel mantenimento del controllo della popolazione.