Mons. Mamberti in Messico: distinguere tra laicismo e laicità
“Lo Stato laico non è quello che reprime le religioni, ma quello che garantisce la
libertà religiosa di tutti i credenti”. Lo ha detto, giovedì scorso, il segretario
vaticano per i Rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Dominique Mamberti, incontrando
a Città del Messico il Corpo diplomatico e a rappresentanti della vita politica, economica
e religiosa del Paese nordamericano. Mons. Mamberti ha affrontato il tema della libertà
religiosa anche durante l’omelia nella Basilica della Madonna di Guadalupe, in occasione
del XV anniversario dei rapporti diplomatici tra la Santa Sede e Messico. “Quindici
anni fa - ha spiegato il presule rivolgendosi al Corpo diplomatico - c’è stato uno
spartiacque nelle relazioni tra Stato messicano e Santa Sede, risultato di un importante
processo di dialogo, così come della presa di coscienza del ruolo centrale e fondante
della dimensione religiosa nella vita della nazione messicana”. Questo fatto – ha
ricordato – ha significato l’inizio di “una nuova tappa della storia della Chiesa
in Messico”, che ha permesso di “gettare ponti per il dialogo e la collaborazione”.
Tra i frutti di questo dialogo – ha osservato mons. Mamberti - possiamo menzionare
la ricerca di maggiori garanzie dei diritti dei migranti, in particolare di quanti
attraversano la frontiera verso gli Stati Uniti, e la cooperazione nella costruzione
di una società messicana più giusta ed equa”. La Chiesa - ha poi ricordato il presule
- riconosce e promuove il diritto alla libertà religiosa ed è contraria ad “ogni forma
di discriminazione dei diritti fondamentali della persona”. L’arcivescovo ha quindi
sottolineato che “per evitare il pericolo della discriminazione è opportuno compiere,
in modo permanente, una revisione delle caratteristiche di uno Stato laico garante
di tutti i diritti umani”. Questo sforzo - ha affermato - passa necessariamente per
“la distinzione tra laicismo e laicità dello Stato, evitando così interpretazioni
errate o riduzionismi che ostacolano, ad esempio, l’esercizio della libertà religiosa”.
“Quando uno Stato – ha concluso Mamberti - promuove la libertà religiosa e, allo stesso
tempo, si astiene dall’imporre qualsiasi forma di religiosità o di irreligiosità nella
sua società, si costituisce come autentico Stato laico”. (A cura di Luis Badilla)