2007-10-06 12:07:34

Mons. Mamberti all’ONU: non può esserci pace senza libertà religiosa


“Un dialogo ad alto livello interreligioso e interculturale per la comprensione e la cooperazione in favore della pace”: questo, il tema dell’intervento pronunciato ieri a New York dall’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati, in occasione della 62.ma Sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU. Il servizio di Roberta Moretti:RealAudioMP3

“Non può esserci pace senza comprensione e cooperazione tra le religioni. Non può esserci comprensione e cooperazione tra le religioni senza la libertà religiosa”. Mons. Mamberti sottolinea che la religione è “essenzialmente una questione di pace” e ne ribadisce l’assoluta incompatibilità con la violenza e il terrorismo. Proprio il rispetto della libertà religiosa, secondo il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, “smaschererebbe la pretesa di alcuni terroristi di avvalersi della religione per giustificare le loro azioni ingiustificabili”. Perché venga salvaguardata e promossa la libertà religiosa, espressione della dignità dell’uomo – sottolinea il presule - è necessaria un’azione forte degli Stati, ma anche un’assunzione di responsabilità da parte delle religioni stesse. Sul modello degli incontri di Assisi tra i leader religiosi mondiali nel 1986, nel 1993 e nel 2002, subito dopo l’attentato dell’11 settembre 2001, mons. Mamberti esorta a organizzare incontri interreligiosi “ad alto profilo” anche a livello nazionale e locale. Sarà possibile, così, avviare sul territorio e nelle varie comunità programmi di educazione alla non-violenza, al dialogo, al rispetto, al perdono, alla giustizia e, così, cooperare allo sviluppo e contribuire concretamente alla pace nelle zone di conflitto. “In un’epoca in cui il cosiddetto scontro di civiltà sta prendendo piede in alcune aree – conclude – le religioni hanno lo speciale compito di far risplendere nuovi sentieri di pace, tutte insieme e in cooperazione con gli Stati e le organizzazioni internazionali”.







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