2007-10-06 15:14:27

Il grande direttore francese Georges Prêtre apre la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana


Sarà l’Orchestra sinfonica nazionale della RAI, diretta da Georges Prêtre ad inaugurare, questa sera al Teatro Olimpico, la nuova stagione dell’Accademia Filarmonica Romana: in programma celebri pagine sinfoniche francesi, da Debussy a Bizet, coronate dalla Settima Sinfonia di Beethoven. L’incrocio fra la musica - antica e contemporanea – la danza e il teatro, caratterizzano il cartellone in cui si segnalano complessi orchestrali italiani e stranieri e coproduzioni internazionali, oltre al recupero del repertorio sacro del Settecento, come due Messe di Scarlatti e Pergolesi e le Litanie mariane messe in musica da Alessandro Melani. Il servizio di Arianna Voto:RealAudioMP3
 
(musica)

 
Ci sono gli atletici Momix, quasi un marchio di fabbrica, e le marionette di Carlo Colla mutuate da Spoleto Festival. Una strizzata d’occhio alla musica da film con Luis Bacalov e il grande repertorio sinfonico, ma soprattutto tanta musica da camera come è tradizione della Filarmonica con preziosi recuperi di pagine sacre, di Scarlatti, Melani e Pergolesi, e le “Sette ultime parole di Cristo sulla Croce” di Haydn, con il quartetto Bernini e Chiara Muti. Bilancio in rosso e pubblico da recuperare non fanno indietreggiare una delle più antiche istituzioni musicali a Roma che, per risollevarsi, chiama alla presidenza un economista e amministratore insigne, Paolo Baratta, dopo la sua fortunata esperienza alla Biennale di Venezia:

 
“Il bilancio deve stare in pareggio ma non esprime tutta la verità, quindi la sfida è amministrare bene per produrre cose di qualità. L’idea che un po’ di spirito di impresa debba entrare nelle istituzioni culturali mi sembra giusta, tenendo conto della peculiarità delle caratteristiche specifiche di queste istituzioni che sono quelle poste dall’arte, dalle sensibilità degli artisti, dalle sensibilità del pubblico, dalla difficoltà di misurare il valore del prodotto finale. Anche per le cose di valore bisogna correre e saperle 'vendere' altrimenti la competizione non funziona e la gara è vinta dalla mediocrità”.
 
Prestigiosi partner concorrono quest’anno alla stagione. Da Roma Europa Festival, la musica per Roma, l’Ambasciata di Francia e il forum austriaco di cultura. Ancora Paolo Baratta:

 
“Io questa realtà l'ho già sperimentale alla Biennale di Venezia: la coproduzione è importante soprattutto se è produzione. La vera sfida delle istituzioni culturali, ed anche dello spettacolo dal vivo della musica, è quella di destinare una certa quota di risorse alla produzione vera, cioè partendo da idee e non partendo dal già fatto. La produzione richiede tempo e risorse e poter unire le forze per produrre cose nuove, sarebbe davvero l’obiettivo più ambizioso che un’istituzione culturale può avere”.

 
Non manca l'attenzione al radicamento sul territorio. L’assessore provinciale alla Cultura, Vincenzo Vita:
 
“Tanti dalla provincia partecipano a queste iniziative. Questo è importante perché oggi nell’epoca globale, il locale è una dimensione nuova. Certamente la Filarmonica rappresenta un elemento di eccellenza: non possiamo mancare”.

 
(musica)







All the contents on this site are copyrighted ©.