Arriverà il 12 dicembre a New York, nel giorno della festa della Vergine di Guadalupe,
la torcia guadalupana 2007
In occasione della festa di Nostra Signora del Rosario, domani mattina alle 6, dal
Santuario della Basilica di Guadalupe, in Messico, partirà la Torcia Guadalupana 2007,
per dirigersi verso New York, dove arriverà il prossimo 12 dicembre, festa della Vergine
di Guadalupe. La presenza di oltre 25 milioni di messicani e dei loro discendenti
negli Stati Uniti fa sì che il 12 dicembre sia una data sempre più importante anche
in questo Paese. La marcia della Torcia Guadalupana – sottolinea l’agenzia Fides -
è una tradizione religiosa molto radicata tra gli immigrati messicani, soprattutto
giovani. Attualmente migliaia di corridori partecipano a questa corsa, con grande
sforzo e coraggio, da Città del Messico fino a New York: si tratta di un vero pellegrinaggio,
una marcia per la dignità dei popoli che si sentono emarginati. La corsa ha un messaggio
eminentemente religioso, perché rappresenta l'importanza della Vergine di Guadalupe
per gli emigrati latinoamericani, specialmente messicani: come la luce di una torcia,
la Vergine continua ad illuminare e sostenere la vita quotidiana nella loro difficile
condizione di emigrati. È stata quella fede che ha dato loro la forza di attraversare
le frontiere e vincere tutte le difficoltà che gli si sono presentate come immigrati.
“La corsa è dunque - spiegano gli organizzatori - una dimostrazione di gratitudine
alla Vergine per la sua presenza affettuosa nel nostro percorso di emigrazione ed
immigrazione”. In ogni corsa – proseguono – “rinnoviamo la nostra devozione verso
di Lei, la nostra Regina e Madre, e ci trasformiamo in messaggeri che cercano di rafforzare
le nostre Chiese con l’aiuto di tutti gli immigrati di tutte le nazionalità”. Inoltre
ogni corridore si trasforma in messaggero dell’unità tra le famiglie che si sentono
divise dalle frontiere. Ogni corsa rinforza il desiderio di mantenersi saldi durante
il tragitto, nonostante le difficoltà che si presentano. La corsa della Torcia Guadalupana
è possibile grazie all’appoggio di numerose organizzazioni non governative, gruppi
di immigrati, dipartimenti della polizia locali, statali e federali, oltre a numerose
istituzioni ecclesiali, parrocchie e diocesi. (E. B.)