2007-10-05 19:14:11

COREADEL SUD/FILIPPINE L'arcivescovo di Manila tra gli emigrati filippini in Corea


SEOUL, 5ott07 - Il cardinale Gaudencio Rosales, Arcivescovo di Manila, ha visitato nei giorni scorsi la Corea del Sud. L’occasione è stata offerta dal 15.mo anniversario della costituzione ufficiale della comunità degli emigrati filippini in Corea. Il porporato ha avuto così modo di incontrare diverse comunità filippine nella capitale Seoul e in altre città coreane, su invito della Commissione pastorale per il lavoro dell’Arcidiocesi di Seoul. Nella capitale il cardinale Roales ha celebrato la Santa Messa per oltre 3 mila emigrati filippini. “La Chiesa cattolica in Corea ha una stretta relazione con la Chiesa filippina”, ha detto all’omelia il porporato, anche grazie all’esperienza dei martiri che hanno segnato il cammino delle due Chiese. L’Arcivescovo di Manila ha invitato i filippini in Corea a fare ogni sforzo per “conoscere la tradizione e la storia della Chiesa cattolica in Corea”. Mons. Rosales ha rivolto un ringraziamento speciale alle opere cattoliche che si sono attivate per l’accoglienza, la solidarietà e l’assistenza alle comunità filippine. La Conferenza episcopale coreana ha una propria Commissione per la Cura dei Migranti e degli Itineranti. Da parte sua , l’Arcidiocesi di Seoul ha istituito nel 1992 la Commissione per la pastorale sociale e del lavoro. Una ventina di fedeli seguono le comunità cinese, vietnamita, filippina, tailandese, mongola e latinoamericana. Vi sono poi diversi Istituti religiosi come Salesiani, Domenicani e Verbiti, impegnati nella pastorale degli immigrati. Un impegno particolare viene posto dalla assistenza alle donne immigrate in Corea del Sud da altri paesi dell’Asia, vittime della prostituzione o di abusi e violenza all’interno delle famiglie. Una stima calcola in un milione gli immigrati in Corea del Sud e in oltre 160mila le famiglie cosiddette “miste“.
(Fides – MANCINI)








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