A Fatima, in Portogallo, la Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali
Europee (CCEE)
“Senza i cristiani e la Chiesa, l’Europa non avrebbe cuore”. E’ chiaro e forte il
messaggio che il cardinale Péter Erdó, arcivescovo di Budapest e presidente del Consiglio
delle Conferenze episcopali europee (CCEE), ha lanciato ieri all’apertura dell’Assemblea
plenaria dell’organismo continentale. Assemblea che si tiene a Fatima, in Portogallo,
uno dei luoghi simbolo delle radici cristiane dell’Europa, in occasione delle celebrazioni
per il 90.mo anniversario delle apparizioni mariane. Naturalmente, alla voce del porporato
ungherese si sono aggiunte anche quelle di altri membri della plenaria. Il cardinale
Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi, portando il saluto
del Papa, ha ricordato che anche se nell’Europa di oggi vi sono forze che tendono
ad emarginare i cristiani e i loro valori, non bisogna scoraggiarsi, anzi, questa
è l’ora dell’impegno. Mons. Jorge Ferreira da Costa Ortiga, presidente della Conferenza
episcopale portoghese, ha aggiunto: “Dobbiamo rimanere uniti nel credere che la fede
cristiana rappresenta un patrimonio molto speciale per il presente e il futuro dell’Europa,
proprio come la famiglia”, argomento del quale si è parlato stamattina. “Minarla –
ha detto il cardinale francese Jean-Pierre Ricard – sarebbe un grave danno per tutti”.
E anche questo è un messaggio chiaro e forte per Bruxelles, come per i singoli Paesi
europei. (Da Fatima, per la Radio Vaticana, Mimmo Muolo, inviato di Avvenire)