Nella notte le forze di sicurezza birmane hanno effettuato decine di arresti a Rangoon,
secondo quanto hanno rivelato oggi testimoni nella ex capitale birmana. Analogamente
alle altre volte, le forze si sicurezza hanno rastrellato numerosi quartieri durante
le ore del coprifuoco, in particolare il settore della pagoda di Shwedagon, che nelle
scorse settimane era stato uno dei punti di aggregazione delle manifestazioni guidate
dai monaci buddisti e duramente represse dalla giunta militare. Secondo alcuni osservatori
sembra che le autorità dispongano di liste di sospetti, fotografie e filmati presi
durante le manifestazioni del 24 e 25 settembre, e in base a questi procedano sistematicamente
agli arresti. Abitanti di Rangoon hanno detto che alcune persone arrestate la settimana
scorsa sono state rilasciate dopo aver subito interrogatori, ma la maggior parte dei
monasteri di Rangoon e di altre zone sembrano deserti e molti monaci mancano ancora
all'appello. Intanto Javier Solana, il responsabile della politica estera e della
sicurezza dell'UE (PESC) fa sapere che l'Unione Europea potrebbe decidere di inviare
un emissario in Birmania. La deisione dipenderà dai risultati della missione dell'inviato
delle Nazioni Unite, Ibrahim Gambari. Il suo resoconto è atteso per venerdì prossimo.