2007-10-04 14:24:32

Messaggio del vescovo di San Cristóbal de Las Casas in vista delle elezioni politiche nel Chiapas, in Messico


Non è compito peculiare della Chiesa prendere parte alla battaglia politica per realizzare una società più giusta. Ma la Chiesa non può e non deve restare ai margini della lotta per la giustizia: è quanto afferma, in una lettera pastorale, mons. Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo di San Cristóbal de Las Casas, diocesi dello Stato messicano del Chiapas, invitando i cittadini ad un “chiaro discernimento” in vista delle elezioni politiche di domenica prossima. Il servizio di Luis Badilla:RealAudioMP3
 
In vista delle politiche di domenica nello Stato del Chiapas, il vescovo di San Cristóbal de Las Casas, mons. Felipe Arizmendi Esquivel, ha pubblicato una lettera pastorale intitolata “La politica, carità sociale”. Nel documento il presule sottolinea come la popolazione sia stanca e scoraggiata di fronte al susseguirsi di processi elettorali che spesso si riducono solo a promesse, senza svolte radicali. Mons. Felipe Arizmendi Esquivel incoraggia quindi i cittadini ad esprimere un voto ragionato e “a votare dopo un chiaro discernimento”. Citando Benedetto XVI, il presule poi scrive: “Non è compito proprio della Chiesa quello di prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la società più giusta possibile; tuttavia, essa non può e non deve neanche restare ai margini della lotta per la giustizia”. “La nostra – aggiunge - non è una parola per sostenere un partito. Non siamo parte della macchina elettorale di nessun candidato. Noi offriamo solo forze spirituali a tutti per affrontare queste elezioni con maturità cittadina e cristiana”. In riposta a coloro che in questi giorni hanno scritto che i sacerdoti dovrebbero solo celebrare la Santa Messa e non entrare nelle questioni non religiose, mons. Arizmendi risponde poi con le parole di Benedetto XVI: “Il culto gradito a Dio, infatti, non è mai atto meramente privato, senza conseguenze sulle nostre relazioni sociali: esso richiede la pubblica testimonianza della propria fede. (…) I politici e i legislatori cattolici, consapevoli della loro grave responsabilità sociale, devono sentirsi particolarmente interpellati dalla loro coscienza, rettamente formata, a presentare e sostenere leggi ispirate ai valori fondati nella natura umana". (Sacramentum caritatis, 83). Infine, mons. Arizmendi lancia un monito : “Chi si astiene dalla lotta, si emargina dalla società. Occorre dunque votare consapevolmente e criticamente”. “Lo si deve fare – conclude - non perché qualcuno durante la campagna ci ha regalato qualcosa, o ci ha fatto promesse non realistiche. Si deve votare per coloro che hanno dimostrato di essere onesti… di avere la capacità di servire il popolo”. I candidati sono quasi 7 mila ma solo 1.500 sono donne. Per quanto riguarda la consultazione, le cariche parlamentari che si rinnovano sono 40 e quelle dei municipi 118. La campagna elettorale ha visto duri scontri fisici e soprattutto verbali fra i partiti. Le autorità locali hanno espresso preoccupazione di fronte all’eventualità di atti di violenza e per questo sono scattate straordinarie misure di sicurezza per mantenere l’ordine pubblico.







All the contents on this site are copyrighted ©.