La Corea del Nord accetta di smantellare i propri impianti nucleari entro il 31 dicembre
Il presidente sudcoreano, Roh Moo Hyun, si è detto soddisfatto del vertice a Pyongyang
con il leader della Corea del Nord, Kim Jong Il, giunto oggi all’ultima giornata.
Mentre dai negoziati a 6 di Pechino sul nucleare nordcoreano giunge la positiva notizia
dello smantellamento degli impianti atomici di Pyongyang entro il 31 dicembre prossimo,
le relazioni tra Corea del Nord e Corea del Sud sembrano, dunque, alle soglie di una
svolta epocale e, addirittura, c’è chi parla già di riunificazione. Ma, di fatto,
esistono ancora molti ostacoli per la realizzazione di questo storico passo. Giancarlo
La Vella ne ha parlato con Francesco Sisci, corrispondente in Estremo Oriente
per il quotidiano La Stampa:
R.
- Il centro del problema sembra che sia questa apertura della zona economica speciale
tra le due Coree, voluta dal Sud ma non dal Nord. Il Nord, in qualche modo, teme che,
attraverso questa zona economica speciale, il sistema economico-politico sudcoreano
possa contagiare l’intera Corea del Nord, dal punto di vista della riunificazione.
Dal punto di vista della smilitarizzazione, invece, si registrano progressi ampi perché
i nordcoreani hanno deciso di smantellare tutto il loro arsenale, di dichiararlo,
e in cambio riceveranno una serie di aiuti economici e politici da Stati Uniti e Cina.
Però, forse, questa volta le cose si fanno sul serio. Nell’altro vertice, con l’altro
presidente sudcoreano Kim Dae Jung, c’erano state grandi dichiarazioni e sorrisi;
questa volta i passi in avanti, soprattutto sulle questioni strategiche, che poi sono
le cose fondamentali, ci sono e sono concreti. Adesso si stanno avvitando gli ultimi
bulloni e dalla fine di quest’anno all’inizio dell’anno prossimo la Corea del Nord
dovrebbe smantellare il suo apparato nucleare.
D.
- Vedi dei margini di miglioramento nei rapporti tra Nord e Sud Corea?
R.
- L’impressione è che oggi la Corea del Nord pensa di poter parlare con la Corea del
Sud scavalcandola in qualche modo e parlando direttamente con l’America, la Cina e
il Giappone. In realtà, sappiamo che se la Corea del Sud pone delle difficoltà, l’intero
processo andrebbe a rotoli. L’importante, però, non credo sia il vertice, ma la trattativa
a Pechino: smantellare l’arsenale nucleare sarà il passo veramente decisivo e storico.