2007-10-01 15:58:02

Prime condanne per i responsabili dell’attacco alla missione gesuita di Fonte Boa, in Mozambico


Sono stati condannati a 24 anni di prigione tre dei presunti responsabili dell’attacco compiuto il 6 novembre scorso contro la missione gesuita di Fonte Boa, nella provincia occidentale mozambicana di Tete, nel quale morirono un missionario brasiliano, Waldyr dos Santos, e una volontaria portoghese, Idalina Neto Gomes. Lo riferiscono fonti locali, riprese dall’agenzia Misna, precisando che la Corte provinciale di Tete ha stabilito che Horacio Sande, Feston Palusso e Joaquim Nicoroa sono colpevoli di “omicidio di primo grado, furto, possesso illegale di armi e cospirazione criminale”. Uno degli altri due imputati nel processo, Policarpo Ndawala, è stato assolto, mentre il quinto, Filipe Tambala, nel frattempo è morto di malattia. Il caso, tuttavia, non è ancora chiuso: restano infatti da giudicare altre tre persone, Benjamim Roque, Alfredo Beula e Khalid Mahomed Nazir, ritenute i mandanti dell’attacco. Nell’assalto alla residenza dei gesuiti, altri due religiosi rimasero feriti. La zona di Tete ha registrato di recente un aumento di criminalità, con numerosi furti (spesso ai danni di missioni e parrocchie) di denaro o automobili, che vengono poi contrabbandate facilmente nei vicini Malawi, Zambia e Zimbabwe. (R.M.)







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