IRLANDA Memoria e riconciliazione al centro di una Consultazione ecumenica a Dublino
DUBLINO, 1 ott ’07 - I sanguinosi scontri in Irlanda del Nord, i crimini commessi
dal regime dell’Apartheid in Sudafrica e dal regime comunista nella ex DDR, i massacri
perpetrati dai Khmer Rossi in Cambogia e dai militari durante i 35 anni di guerra
civile in Guatemala. I drammi vissuti in questi cinque paesi e i loro sforzi per superare
le ferite lasciate dalla massiccia violazione dei diritti umani sono al centro di
una Consultazione ecumenica internazionale organizzata in questi giorni a Dublino
dal Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC), in collaborazione con l’Istituto ecumenico
irlandese. “Guarire le memorie, comunità che si riconciliano”, è il titolo dell’incontro,
ospitato da oggi fino al 4 ottobre dal Ritiro Domenicano di Tallaght. Una trentina
di accademici ed esperti di riconciliazione discuteranno di questi cinque casi esemplari
per valutare le buone pratiche nel trattare crimini riguardanti intere nazioni o comunità
etniche. Lo scopo è la produzione di un vademecum che possa servire alle Chiese, alla
società civile e ai politici per capire i bisogni e le possibilità della riconciliazione.
I casi presi in esame mostrano, infatti, che i fantasmi del passato possono perseguitare
per decenni la memoria collettiva, distorcendo i ricordi delle vittime e ostacolando
la riconciliazione. “Essi continuano ad influenzare la vita e le scelte politiche
delle società in senso positivo e negativo a seconda del modo in cui vengono affrontati”,
spiega il pastore Geiko Mueller-Fahrenholz, coordinatore della Convocazione ecumenica
internazionale per la pace. L’incontro di Dublino si iscrive nel quadro del processo
preparatorio di questa Convocazione, che si terrà nel 2011 a conclusione del “Decennio
per sconfiggere la violenza” indetto dal WCC nel 2001. (Comunicato Wcc – ZENGARINI)