Gli auguri del Papa ai nuovi 18 gendarmi, in occasione della cerimonia del giuramento:
abbiate "fermezza nella fede e amore per la Chiesa"
Si è svolta ieri in Vaticano la cerimonia del giuramento dei nuovi Gendarmi del Corpo
della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Alla cerimonia ha partecipato
una formazione della Banda Militare dell'Esercito italiano. In un telegramma a firma
del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, inviato all’Ispettore Generale
della Gendarmeria Vaticana, il comandante Domenico Giani, Benedetto XVI ha rivolto
un cordiale saluto ai nuovi Gendarmi augurando loro “fermezza nella fede, amore alla
Chiesa, diligenza e perseveranza nel servizio quotidiano”. Il Papa ha quindi invocato
"la materna protezione della Vergine Maria e di San Michele Arcangelo", Patrono dei
gendarmi, "affinchè possano genersosamente espletare la propria attività proseguendo
la lunga e benemerita tradizione" di questo Corpo. Alla cerimonia era presente in
rappresentanza del Papa, mons. Fernando Filoni, sostituto della Segreteria di Stato.
Il servizio di Luca Collodi.
Nel
piazzale antistante il palazzo del Governatorato, hanno giurato 18 gendarmi che giunti
al termine del periodo di prova, sono diventati effettivi. Il reparto d’onore, formato
da 5 plotoni, era composto da allievi gendarmi, dai giurandi, da una formazione mista
con gendarmi addetti a varie specialità, quali antiterrorismo, antisabotaggio, sala
operativa e gruppo sportivo. A seguire, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile.
Il giuramento è stato guidato dal comandante del Corpo della Gendarmeria vaticana,
Domenico Giani. Ascoltiamo la formula del giuramento:
“Giuro
di servire fedelmente il Sommo Pontefice Benedetto XVI e i suoi legittimi successori
e di dedicarmi al loro servizio con tutte le forze. Prometto inoltre rispetto e obbedienza
al comandante e agli altri miei superiori e di adempiere i doveri del mio ufficio.
Lo giurate voi?" "Lo giuro!”
(Musica)
Il
Corpo della Gendarmeria vaticana ha personale altamente specializzato in azioni di
antiterrorismo, antisabotaggio e in tutte le principali attività di prevenzione. Il
Corpo conta inoltre tecnici altamente specializzati nel settore informatico e in materia
di video sorveglianza. I compiti vanno dalla sicurezza di luoghi e persone all’ordine
pubblico, con compiti istituzionali di polizia, compresi quelli di frontiera, nonché
di polizia giudiziaria e tributaria, al mantenimento dell’ordine pubblico ed alla
prevenzione e repressione dei reati. Nel suo saluto, il comandante Giani ha ricordato
Alessandro Benedetti, l’allievo gendarme tragicamente scomparso il 3 settembre scorso.
“Porto nel cuore – ha detto - questo giovane che ha cercato il volto di Dio in maniera
prematura”, annunciando l'iniziativa del Corpo in ricordo di Alessandro, di contribuire
ad un progetto di adozione a distanza sostenuto dai Padri Agostiniani, amici della
famiglia Benedetti. Giani ha richiamato lo stile del servizio dei gendarmi. Uno stile
che deve trasmettere “l’umanità dell’anima” che caratterizza il servizio dei militari,
“un’umanità che attinge linfa vitale dalle radici cristiane”. Oltre alle autorità
religiose, civili e militari, alla cerimonia erano presenti, il cardinale Edmund Casimir
Szoka, presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano,
il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo
Interreligioso, il presidente del Governatorato, mons. Giovanni Layolo, e il segretario,
mons. Renato Boccardo. Il Corpo della Gendarmeria vaticana è nato il 14 luglio 1816,
sotto il Pontificato di Benedetto XV, con il nome di Gendarmeria Pontificia. Nel corso
dei secoli e degli eventi storici, il Corpo ha cambiato vari nomi, chiamandosi Gendarmeria,
Veliti Pontifici, Carabinieri Pontifici, Corpo di Vigilanza vaticana. Il 14 settembre
1970, con Motu Proprio, Papa Paolo VI dispose lo scioglimento dei Corpi armati Pontifici,
tra i quali il Corpo della Gendarmeria vaticana, che nel febbraio 1971 si trasformò
in Ufficio Centrale di Vigilanza con funzioni di polizia per la sicurezza di persone
e cose all’interno dello Stato della Città del Vaticano. Nel luglio del 2002, Giovanni
Paolo II, con Motu Proprio, istituì la Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione
Civile del quale fanno parte il Corpo della Gendarmeria ed il Corpo dei Vigili del
Fuoco, al comando del dottor Domenico Giani. Alla cerimonia del Giuramento ha partecipato
una formazione della Banda Militare dell’Esercito italiano.