2007-10-01 15:56:46

Emergenza terremoto in Perù: diminuiscono gli aiuti, ma non le necessità dei disastrati


“Passando il tempo, la quantità di aiuti diminuisce, senza che le necessità dei disastrati calino”: è quanto afferma don Francisco Hernández, direttore di Caritas Costa Rica, a circa un mese e mezzo dal terremoto che ha scosso varie città del Sud Chico, in Perù. La distribuzione dell’elettricità – riferisce l’agenzia Fides – viene gradualmente ripristinata nell'area colpita, ma la distribuzione dell’acqua non è ancora adeguata. Inoltre, molti sistemi di fognatura sono stati distrutti nelle aree urbane e non sono stati ancora riparati. Gli studenti stanno attendendo che si costruiscano aule temporanee per continuare le lezioni. Per aiutare queste popolazioni, i vescovi della Costa Rica hanno promosso ieri una colletta, in collaborazione con la Caritas nazionale. La maggiore urgenza ora - spiega don Francisco Hernández – “è collaborare economicamente per ripristinare le infrastrutture distrutte, case, ponti ed edifici”. Continua intanto la Campagna “Siamo Speranza”, lanciata dal Movimento di vita cristiana (MVC), con la quale si garantisce ogni giorno l'alimentazione di oltre sette mila famiglie peruviane. Sono stati finora 3.500 i volontari che vi hanno partecipato, portando aiuti a 36 mila persone. Anche 75 medici hanno prestato la loro opera professionale nelle zone colpite. L'iniziativa proseguirà nei mesi di ottobre e novembre, mentre a dicembre partirà la Campagna "Natale è Gesù". Caritas Croazia, intanto, ha donato un milione di kunas (140 mila euro) al Perù per la costruzione di 650 case per le famiglie più colpite. (R.M.)







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