2007-10-01 15:55:47

Elezioni in Ucraina: si profila la vittoria della coalizione filoccidentale


Elezioni in Ucraina sul filo di lana e dalle maggioranze incerte anche se sembra profilarsi una vittoria della coalizione filoccidentale. I dati ancora parziali dello spoglio dei voti delle elezioni di ieri danno il Partito di Yulia Tymoshenko in vantaggio a circa il 33% delle preferenze, cui va sommato il 15,56% di "Nostra Ucraina", il partito del presidente della Repubblica, Viktor Yushenko. Il Partito delle Regioni del premier filorusso Viktor Yanukovich si attesterebbe invece al 30,7%. I dati non sono ancora definitivi ma profilano comunque una grande vittoria personale della ex premier della rivoluzione del 2004. Nonostante le dichiarazioni bellicose dell’attuale premier, il filorusso Yanukovic, che ha già fatto sapere di non riconoscere il successo dell'avversario, le elezioni vengono definite regolari dagli osservatori internazionali dell’OSCE. Come si presenta dunque il futuro politico dell’Ucraina? Stefano Leszczynski lo ha chiesto a Fabrizio Dragosei, inviato in Ucraina del Corriere della Sera:RealAudioMP3


R. – La vittoria della Tymoshenko indica un po’ una radicalizzazione delle posizioni perché il presidente Yushenko esce abbastanza ridimensionato. Si tratta in ogni caso di maggioranze molto risicate che in parlamento dovranno poi fare i conti con i gruppetti minoritari che avranno modo di vendere a caro prezzo i loro voti, come purtroppo è già accaduto in passato in Ucraina, e devo dire non solo in Ucraina.

 
D. – Cosa potrebbe accadere nel Paese se questo scontro politico si radicalizzasse ancora di più. Si potrebbe tornare ai tempi della rivoluzione arancione o no?

 
R. – No, non credo che ci sia quel clima, intanto perché la popolazione ucraina si è molto disincantata, non segue più le cose politiche come allora, non ha più quelle speranze che aveva nel 2004. Yanukovich avrebbe grosse difficoltà a portare in piazza numeri significativi di dimostranti.

 
D. – Un’altra variabile, per quanto riguarda la situazione in Ucraina, è il Cremlino…

 
R. – Io credo che oggi l’Ucraina è un po’ trascurata da Mosca anche perché a Mosca ci si sta preoccupando delle elezioni russe che sono a dicembre, e di quelle presidenziali di marzo quindi in questo momento non c’è una grande pressione. Però non credo che la Russia lascerà del tutto l’Ucraina andare verso la sua strada non appena avrà risolto i propri problemi interni e quindi tornerà a pensare seriamente a quello che accade nei Paesi vicini. Molto dipenderà anche dall’atteggiamento di Yanukovich, se lui correrà appunto a chieder aiuto al Cremlino, allora è possibile che la Russia torni nuovamente ad intervenire negli affari geopolitici dell’Ucraina.

 
D. – La società ucraina, la gente comune, cosa vorrebbe, di cosa ha bisogno di più urgente?

 
R. – Fortunatamente per questo Paese, l’economia in questi mesi di crisi è andata avanti molto bene. C’è un tasso di crescita del 7,9 per cento nel primo semestre dell’anno. L’Ucraina ha bisogno, in realtà, di molti e grossi investimenti esteri, investimenti esteri che potrebbero venire sia dalla Russia che dall’Occidente. Per cui il Paese ha bisogno in realtà di una situazione politica stabile che garantisca investitori che siano interessati ad avere un ritorno sicuro dei soldi, dei quattrini che mettono nel Paese, e naturalmente per ottenere questo ci vorrebbe certo una stabilità anche politica, proprio per superare anche questa divisione est-ovest che continua a ripresentarsi tra la parte filoccidentale e quella filorussa del Paese.







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