Repubblica Democratica del Congo: 24 casi di ebola nel Kasai occidentale. Il Sudan
chiude il confine per paura del contagio
Con sette nuovi casi accertati, sale a 24 il numero di persone affette dal virus Ebola
nella provincia del Kasai Occidentale, nel sud della Repubblica Democratica del Congo.
Lo ha riferito all’agenzia MISNA Cristiana Salvi, portavoce della missione dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) nel Paese. “Su 24 casi accertati, su 53 prelievi sanguigni,
i decessi confermati sono sei”, precisa Salvi. Il virus Ebola è letale, in quanto
provoca una dispersione di fluidi; il tasso di mortalità per una persona affetta varia
tra il 50 e il 90 per cento. “Cerchiamo di rompere la catena di contagio – aggiunge
la rappresentante dell’OMS – perciò quando una persona risulta positiva al test, viene
subito isolata. Si cerca poi di aiutarla reidratandola, perché non esistono farmaci
da somministrare”. Due laboratori mobili di analisi sono operativi in questi giorni
a Luebo e Mweka, nel Kasai occidentale. Negli ultimi cinque mesi, nella regione, si
sono ammalate circa 400 persone, con casi anche di tifo, shigella e diverse patologie
minori. Intanto, circa 1300 chilometri più a nordest, il governo sud-sudanese ha ordinato
la chiusura del confine con la regione congolese dell’Ituri per paura del virus. Lo
ha detto, secondo radio Okapi, il capo della località di Kakwa, in territorio congolese.
Il passaggio tra i due Paesi sarebbe interrotto da martedì scorso e le forze armate
del governo sud-sudanese sarebbero dispiegate lungo il confine per impedire i movimenti
di popolazione. (R.M.)