2007-09-28 07:57:06

Si inasprisce la repressione in Birmania: 15 sinora le vittime, tra cui due giornalisti stranieri


Terzo giorno di violenze. Terzo giorno di repressione, dunque, in Myanmar, dove l’esercito sta reprimendo nel sangue le istanze democratiche della popolazione, da giorni impegnata in manifestazioni pacifiche per la libertà. La Giunta Militare ha ordinato di aprire il fuoco sulla folla: almeno 10 i morti. Ed ora è caccia ai giornalisti stranieri. Ucciso un fotoreporter giapponese, mentre manca all’appello un suo collega di nazionalità tedesca. E intanto restano in carcere gli 850 monaci buddisti fermati ieri a Rangoon, mentre monta la protesta internazionale. Il servizio è di Maria Grazia Coggiola: RealAudioMP3

Le forze di sicurezza del Myanmar hanno, dunque, risposto con la forza alle nuove proteste di oggi nell’ex Birmania. Ma perché si è giunti a questo punto? Ascoltiamo Stefano Vecchia, esperto di questioni asiatiche per il quotidiano Avvenire, intervistato da Giada Aquilino: RealAudioMP3

Ed ascoltiamo ora la testimonianza dell’arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan, che negli anni ’90 fu delegato apostolico nel sud-est asiatico e nel tempo ha avuto modo di visitare numerose volte l’ex Birmania, incontrando anche la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace 1996. L’intervista è di Giancarlo La Vella: RealAudioMP3








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