2007-09-28 15:46:36

Rischio di estinzione per oltre 3 mila lingue nel mondo


Ogni 14 giorni, una lingua muore ed entro il 2100 almeno 3 mila, delle oltre 6 mila lingue del mondo, andranno perse. È l’allarme lanciato dal National Geographic Society. Il progetto “Enduring Voices” definisce le 5 aree del mondo in cui le lingue stanno scomparendo più rapidamente: l’Australia settentrionale, le regioni centrali del Sud America (Ecuador, Colombia, Peru, Brasile e Bolivia), la zona costiera dell’Oceano Pacifico in Nord America (Washington e Oregon, British Columbia in Canada), la Siberia orientale e gli Stati americani del sud-ovest (Texas e Nuovo Messico). Nella maggior parte dei casi si tratta di lingue parlate solo da nativi e popolazioni indigene la cui cultura è stata cancellata dai colonizzatori. L’allarme arriva anche dalla Nigeria. Secondo l’agenzia MISNA il 30 per cento delle lingue locali sono scomparse, perché la classe dirigente nigeriana preferisce usare l'inglese. Il ministro nigeriano del Turismo e della Cultura, Adtukunbo Kayode, afferma:“Se le lingue autoctone vengono trascurate, lo stesso accadrà per i nostri valori”. Per ridimensionare il problema, il governo nigeriano ha annunciato interventi per incoraggiare l'apprendimento delle lingue locali con l'obiettivo di preservare e rinvigorire l'uso degli idiomi autoctoni, coinvolgendo anche i mezzi di comunicazione. Sempre aperto, quindi, il dibattito tra linguisti sulla problematica. Alcuni sostengono che solo lo studio delle lingue minori permetterebbe la conoscenza di culture locali e sistemi naturali delle regioni dove vengono parlate. Altri, invece, sostengono l’ipotesi di una lingua mondiale per ottenere comunicazioni più chiare tra gli interlocutori. (B.B.)







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