Unione Europea: gli immigrati irregolari non si fanno curare a causa della precarietà
e della paura
Gli immigrati irregolari che vivono nell’Unione Europea (UE) non accedono alle cure
mediche elementari e alla prevenzione delle malattie, vivendo spesso in condizioni
dannose per la salute: è quanto emerge da un Rapporto diffuso ieri dall’ONG francese,
Medecins du monde (MDM), in base a un’indagine condotta in sette Paesi europei. Nel
Rapporto – riferisce l’agenzia Misna – si afferma che i migranti in situazione irregolare
usufruiscono raramente delle cure mediche cui hanno “teoricamente diritto”, sia per
mancanza di informazione, sia perché temono l’espulsione. Per questo motivo, alcune
patologie che potrebbero essere facilmente curate o diagnosticate sono invece trascurate.
Dall’indagine di MDM, risulta che numerosi migranti originari dell’Africa subsahariana,
portatori del virus dell’HIV, non sanno di aver diritto a un test gratuito e la malattia
viene scoperta troppo tardi. “I migranti in situazione irregolare non vengono in Europa
per farsi curare; anzi, bisogna essere in buona salute per resistere alla prova del
viaggio clandestino”, dicono i medici dell’organizzazione, sottolineando che “sono
le difficili condizioni di vita in Europa a fare di queste persone una popolazione
a rischio sanitario: il 40% vive in alloggi precari, l’11% sulla strada”. (R.M.)