EGITTO La contraddittoria situazione legale rende difficile l’opera della Chiesa,
afferma Patriarca copto cattolico Naguib
ROMA, 27 set 07 - Nel corso di una sua recente visita alla sede dell’associazione
“Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS), Sua Beatitudine Antonios Naguib, Patriarca
della Chiesa copta cattolica in Egitto, ha spiegato come la contraddittoria situazione
legale del Paese stia ostacolando l’azione della Chiesa. Da un lato, infatti, la Costituzione
garantisce la libertà religiosa e di coscienza, ma dall’altro lo stesso testo costituzionale
consacra il principio per cui l’Islam è la religione di Stato e la legge islamica
è la “fonte fondamentale del sistema legale”. Da questa ambigua situazione legale
deriva, tra l’altro, la difficoltà ad ottenere licenze per costruire chiese. La Chiesa
deve insistere molto per ottenere questi permessi - ha spiegato il Patriarca - a
causa di una vecchia legge risalente al XIX secolo che ostacola la costruzione di
edifici di culto per i cristiani. Il Patriarca Naguib ha, tuttavia, detto di sperare
che presto le cose cambieranno, anche grazie alcune voci nella società egiziana favorevoli
al riconoscimento di una parità di diritti per tutti i cittadini. Ad ogni modo, ha
anche segnalato che attualmente c’è un trattamento molto arbitrario di tali questioni,
la cui soluzione dipende in grande misura dalla buona volontà della persona responsabile.
La stragrande maggioranza della popolazione egiziana (quasi 80 milioni di abitanti)
è musulmana. La Chiesa copto-ortodossa conta circa 8 milioni di fedeli, mentre quella
copto-cattolica solo 250.000. La Chiesa cattolica ha sette diocesi e un totale di
11 Vescovi e 150 sacerdoti. Nonostante rappresenti una minoranza, gestisce numerose
scuole e istituzioni sociali, tutte aperte anche ai membri di altre religioni. (Zenit
– ZENGARINI)