2007-09-27 15:26:24

Benedetto XVI ricorda Paolo VI al concerto a Castel Gandolfo per i 110 anni dalla nascita di Papa Montini


Un omaggio musicale alla memoria di Papa Paolo VI, nel 110mo anniversario della nascita: lo ha reso l’Orchestra del Festival Internazionale di Brescia e Bergamo, diretta da Agostino Orizio, con il concerto celebrativo che si è tenuto ieri pomeriggio a Castel Gandolfo alla presenza di Benedetto XVI e delle autorità religiose e civili, fra cui il cardinale Giovanni Battista Re e il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Il servizio di Arianna Voto:RealAudioMP3


“Rendiamo omaggio allo spirito di saggezza evangelica con cui questo mio amato Predecessore ha saputo guidare la Chiesa durante e dopo il Concilio Vaticano II. Egli ha avvertito, con profetica intuizione, le speranze e le inquietudini degli uomini di quell’epoca; si è sforzato di valorizzarne le esperienze positive cercando di illuminarle con la luce della verità e dell’amore di Cristo”.

Con queste parole Benedetto XVI ha esaltato Paolo VI, dopo che la musica ne aveva vivificato la memoria e l’intensa spiritualità. Dalla natale terra bresciana, dove era nato – il 26 settembre del 1897, a Concesio – sono giunti a rendere omaggio a Papa Montini il Maestro Agostino Orizio, che ne fu intimo amico, alla testa dell’Orchestra del Festival Internazionale di Brescia e Bergamo, e i solisti Marco Rizzo al violino e Alexander Romanovsky al pianoforte. La musica fu elemento di condivisione tra il noto direttore d’orchestra e pianista, allievo del leggendario Arturo Benedetti Michelangeli, che portò a suonare in Vaticano, e Paolo VI, come ha ricordato nella sua prolusione il vescovo ausiliare di Brescia mons. Francesco Beschi:

 
R. – Proprio con lui che in anni lontani familiarizzava con il maestro Trizio, apprezzando le sue doti musicali, iniziava una preziosa tradizione, scandita dai concerti eseguiti alla presenza del Papa, dello stesso Paolo VI, nel 1966. L’esperienza musicale è stata capace, e lo è ancora, di introdurre e rappresentare addirittura il mistero di Dio, anche quando non di soggetto sacro e liturgico, coinvolgendo in termini, non solo estetici, uomini e donne di ogni condizione spirituale”.

E l’offerta musicale è stato il dono e il memoriale più gradito anche per Benedetto XVI, che così ha accolto gli interpreti:

“Con straordinario talento ed efficacia, hanno eseguito brani musicali di Vivaldi, Bach e Mozart, aiutando il nostro spirito a percepire nel linguaggio musicale l’intima armonia della bellezza divina”.

 
Un programma settecentesco, con pagine di intensa spiritualità e lirismo, seppur non religiose, e autori particolarmente amati dal Santo Padre; l’omaggio più esplicito al “pianista” Joseph Ratzinger nel Concerto per Pianoforte e Orchestra in mi bemolle maggiore di Mozart.

 
(Musica)

 
E un inno a Dio, celebrazione della vita, si è levato attraverso la musica, ispiratrice tra il pubblico commosso del suo alto insegnamento, così ancora ricordato da Benedetto XVI:

 
“L’amore che nutriva per l’umanità con i suoi progressi, le meravigliose scoperte, i vantaggi e le agevolazioni della scienza e della tecnica, non gli ha però impedito di porre in evidenza anche le contraddizioni, gli errori e i rischi di un progresso scientifico e tecnologico sganciato da un saldo riferimento a valori etici e spirituali”.







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