Afghanistan: i talebani rapiscono 4 dipendenti della Croce Rossa Internazionale -
Raid israeliano provoca la morte di due membri di Hamas nella Striscia di Gaza
Prosegue l’ondata di sequestri in Afghanistan. I talebani hanno rivendicato il rapimento
di due dipendenti stranieri della Croce Rossa, dei quali non si conosce la nazionalità,
scomparsi ieri nella provincia di Wardak insieme a due collaboratori afghani mentre
viaggiavano lungo la strada che collega Kabul a Khandahar. I 4 stavano mediando la
liberazione dell’ostaggio tedesco sequestrato nella stessa zona a luglio. Un portavoce
dei ribelli ha precisato che i 4 saranno presto rilasciati. Non ha provocato vittime
tra i civili l’attentato suicida avvenuto a Jabalalad, ad est del Paese. Fonti locali
però hanno riferito di numerosi colpi sparati sulla popolazione dai soldati americani.
Sul terreno, si segnalano perdite tra i militari della coalizione internazionale:
due soldati sono morti e altri due sono rimasti feriti in un attacco sferrato ieri
dai talebani contro la base NATO nel sud del Paese.
E’ in Italia l’agente
del SISMI, rapito ad Herat e liberato in un blitz dell’Alleanza Atlantica lunedì scorso.
Ieri sera, il rientro all’aeroporto di Ciampino, con il militare che versa ancora
in gravi condizioni. Atteso per la serata di oggi il ritorno dell’altro militare -
rimasto lievemente ferito nell’azione - e di un assistente afghano, anche lui sequestrato
con i due italiani. Intanto, è giallo sull’arresto di un portavoce dei talebani, Youssouf
Ahmadi, annunciato dal governo di Kabul, la cui cattura è stata però smentita da una
telefonata giunta all'agenzia France Press, nella quale l’interlocutore si è presentato
come Ahmadi. E ieri 170 talebani sono rimasti uccisi in 24 ore di combattimenti in
due province del sud del Paese
- Giornata di sangue in Iraq. Sono oltre trenta
le vittime di un duplice attacco suicida avvenuto nelle vicinanze di un mercato, in
un quartiere sciita di Bagdad. L’agguato arriva all’indomani di una nuova catena di
attentati, costati la vita a circa 59 persone e il ferimento di altre 120. Negli ultimi
tre giorni, nel Paese del Golfo si contano cento vittime a seguito delle violenze.
E aumentano i timori per l’epidemia di colera che si sta diffondendo in Iraq. I casi
accertati sono 1.500, ma secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità le persone
infette sarebbero molte di più.
- Riesplode la tensione in Medio Oriente. Fonti
palestinesi hanno riferito della morte di due esponenti di Hamas in un raid aereo
israeliano, nel nord della striscia di Gaza. Ieri, le vittime erano state nove. L’operazione
era scattata dopo l’intenso lancio di razzi Qassam verso la cittadina israeliana di
Sderot, che non ha provocato vittime.
- Algeria nella morsa del terrorismo.
Negli ultimi due giorni, sono stati due gli attacchi compiuti da gruppi di matrice
islamica, che hanno causato la morte di cinque persone. Il primo, è avvenuto ieri
nei pressi di Boumerdes, 50 km ad est di Algeri in Cabila: nell’esplosione di un ordigno,
hanno perso la vita due poliziotti. Tre guardie comunali sono morte a Mila, lunedì
scorso, in un’imboscata tesa da uomini armati. Il governo ha innalzato le misure di
sicurezza in particolare nella zona Boumerdes, maggiormente colpita negli ultimi mesi
dagli attacchi dei terroristi. Circa 1000 agenti sono stati mobilizzati per garantire
la sicurezza durante il Ramadan, il mese sacro dell'islam.
- Marcia di avvicinamento
alle elezioni anticipate in Ucraina, fissate per il 30 settembre. Oltre 37 milioni
di persone sono chiamate alle urne per risolvere l’empasse nella quale si trova
il Paese, dopo lo scontro frontale tra il premier filorusso, Yanukovic, ed il presidente
filoccidentale, Yushenko. Sono 21 i partiti ammessi alle consultazioni contro i 45
del marzo 2006. Secondo i sondaggi, sarebbe in vantaggio la formazione di Yanukovic,
ma gli analisti tendono a non sottovalutare il blocco di Iulia Timoshenko, accreditata
tra il 20% e il 26%.
- In Pakistan, la Corte suprema ha ordinato la liberazione
di un centinaio di persone che erano state arrestate durante le manifestazioni contro
la candidatura del presidente uscente, Musharaff, alle prossime presidenziali del
6 ottobre. Nel Paese, c’è attesa per la decisione della Corte in merito ai ricorsi
presentati per bloccare un eventuale secondo mandato del capo dello Stato. L’opposizione
critica in particolare la doppia carica di Musharaff alla guida del Paese e delle
forze armate.
- Violenza in Sri Lanka. Negli intensi combattimenti tra esercito
e ribelli delle Tigri Tamil, avvenuti nel nord del Paese, 20 guerriglieri sono morti
insieme a tre civili ed un militare. E sono almeno 5 mila le persone rimaste uccise
negli scontri tra le parti da quando nel 2006 si è riaccesa la tensione.
-
A Babol, nell’Iran settentrionale, tre uomini sono stati impiccati davanti a migliaia
di persone in un complesso sportivo. I tre erano stati condannati per furto e violenza
sessuale su 12 giovani donne, per la maggior parte studentesse universitarie. Da luglio,
ovvero da quando il regime iraniano ha deciso una condotta più severa contro i “comportamenti
immorali”, sono state giustiziate circa 60 persone, 21 nella sola giornata del 5 settembre.
-
In Turchia, nel centro di Istanbul, intorno a mezzogiorno, una bombola di gas ha provocato
una deflagrazione all’interno di un negozio, causando tre feriti. Lo ha comunicato
la polizia locale, che inizialmente aveva attribuito l’esplosione allo scoppio di
una bomba.
- La NASA ha lanciato nello spazio dalla base di Cape Canaveral,
negli Stati Uniti, la sonda “Dawn”. Il compito della missione che durerà otto anni
è di scoprire i segreti degli asteroidi giganti del sistema solare. I primi obiettivi
di Dawn saranno Vesta, che ha un diametro di 530 chilometri, e Cerere, considerato
un pianeta-nano. Il decollo è avvenuto alle 7.34 locali, le 13.34 in Italia. (Panoramica
internazionale a cura di Benedetta Capelli) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI No. 270 E'
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