Sinodo dei giovani in Cambogia per la salvaguardia del Creato
“Dio pose l’uomo nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gn 2,15).
Come afferma l’agenzia Fides, da questo versetto del Vangelo è partita la riflessione
degli oltre 300 ragazzi che hanno preso parte alla quarta edizione del “Sinodo dei
giovani cattolici cambogiani”. Nella capitale Phnom Penh per quattro giorni i partecipanti
si sono confrontati, hanno pregato e partecipato ad incontri di catechesi. Meditando
sul ruolo di Dio “Creatore del cielo e della terra, delle cose visibili e invisibili”,
i giovani hanno analizzato i problemi dell’ecosistema terrestre e l’intervento dell’uomo
sull’ambiente. Partendo dal principio che, per la difesa dell’ambiente, bisogna “pensare
globalmente e agire localmente”, la Chiesa, per motivare un impegno responsabile,
deve far cogliere la stretta connessione tra il degrado locale e quello su scala mondiale.
I giovani delegati delle tre circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa cambogiana
hanno illustrato le differenti situazioni locali e si sono impegnati a lanciare iniziative
di sensibilizzazione e di azione, nel rispetto dello spirito di “Giustizia, Pace e
salvaguardia del Creato”. (V.F)