La Caritas Ambrosiana presenta il Rapporto sulle nuove povertà a Milano
La Caritas Ambrosiana ha presentato, stamani, il "Sesto rapporto sulle povertà" nella
diocesi di Milano. L'indagine è stata condotta dall'Osservatorio diocesano delle povertà
e delle risorse su un campione di quasi 15 mila persone. Il Rapporto mette in luce,
tra i vari dati, la crescente fragilità delle famiglie indotte a vivere al di sopra
delle loro possibilità dall'illusione di crediti facili. Il servizio di Fabio Brenna:
Straniero,
donna, 40.enne è il profilo medio di chi si rivolge ai 63 centri di ascolto della
Caritas Ambrosiana. Ma il sesto Rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano evidenzia
ancora una volta una famiglia in sofferenza, soprattutto a causa dei mutui rincarati
oppure per separazioni o dipendenze. Preoccupa inoltre l’aumento continuo del sovraindebitamento
delle famiglie e dei singoli, che vi accedono a causa della precarietà lavorativa
o attirati da un’offerta sempre più massiccia derivante dal credito al consumo. Ecco
allora delinearsi quelli che il sesto Rapporto definisce come “gli equilibristi”,
un eterogeneo e vasto gruppo di persone che si muove tra vecchie povertà e bisogni
emergenti, in primo luogo quelli legati ad un’occupazione, alla casa e ad reddito.
Il
sociologo Eugenio Zucchetti è il curatore del Rapporto:
“Sono
saltati i vecchi equilibri della società contemporanea, precisamente sono saltati
due grossi cardini, quello del lavoro e quello della famiglia. Da una parte il lavoro,
cioè del lavoro a tempo, del lavoro provvisorio, a termine... In questo modo, anche
la disoccupazione cambia volto perché non è più una disoccupazione lunga, ma è una
disoccupazione breve, cioè è un continuo passaggio tra lavori e lavoretti. Dall’altra
parte, io credo siano "saltati" gli italiani: non è saltata la famiglia, in realtà,
ma ci sono fenomeni che documentano, come sappiamo, di una maggiore instabilità familiare”.
Sempre
più spesso, e soprattutto fra gli italiani, chi si rivolge ai Centri di ascolto Caritas
chiede un supporto personale. Don Roberto Davanzo è il direttore
di Caritas Ambrosiana:
“Ci accorgiamo che, appunto,
questa povertà va a colpire anche fasce che fino a ieri non avremmo mai immaginato,
ma la cosa che un po’ umilia è anche scoprire che la forbice di questa povertà si
allarga, nel senso che c’è comunque un trend di vita che ostenta ricchezza,
che ostenta benessere e dall’altra parte, appunto, un segmento di popolazione che
invece da questo benessere si sente sempre più escluso”. (Da Milano per la Radio Vaticana,
Fabio Brenna).