2007-09-26 15:59:53

I Francescani hanno festeggiato i 70 anni di presenza in Corea del Sud


Dare un’anima alla società coreana, secolarizzata, pervasa dalle nuove tecnologie che spesso disumanizzano le relazioni fra persone. E’ la vocazione e la missione dei Francescani che hanno festeggiato i 70 anni di presenza in terra coreana, trascorsi evangelizzando nella povertà e nella semplicità, secondo lo stile di vita del Poverello di Assisi. Come ricorda l’agenzia Fides, la presenza francescana in Corea si è caratterizzata fin dal principio come un’attività eminentemente spirituale, che insegna a mettere al primo posto “le cose di Lassù”, il rapporto con Dio, spesso penalizzato nella società dei consumi e dell’efficientismo: attraverso la catechesi, la celebrazione dei Sacramenti, l’organizzazione di giornate e settimane di ritiro spirituale. Accanto alla direzione spirituale di tanti fedeli e famiglie, sacerdoti e suore, i francescani non hanno tralasciato l’evangelizzazione e le opere sociali, come sottolinea un video realizzato per l’occasione del 70. esimo anniversario, in cui si mostrano i frati e i laici francescani all’opera in lebbrosari, istituti per disabili, centri di accoglienza per poveri ed emarginati, sempre più numerosi nella società coreana. I primi due religiosi francescani giunsero nella penisola coreana dal Canada nel 1937 e fondarono la prima comunità francescana a Daejeon nel 1938. Vent’anni dopo l’arrivo i frati eressero, e tuttora gestiscono, un lebbrosario nella provincia di Gyeongsangnam, 300 km a Sud di Seul, che oggi ospita oltre 200 malati. La presenza dei frati è cresciuta anche grazie a vocazioni locali: così nel 1987 l’Ordine dei Frati Minori ha eretto ufficialmente la Provincia coreana che oggi comprende circa 150 religiosi ed ha anche contribuito alla missione ad gentes, inviando frati in Cina, Israele, Giappone, Russia e Kazakhstan. Attualmente un nuovo campo di assistenza spirituale di evangelizzazione e promozione sociale prescelto dalla comunità francescana in Corea è quello degli immigrati, specialmente filippini, che costituiscono una parte sempre più rilevante della società coreana e vivono problemi di ambientamento culturale, di sistemazione logistica, di orientamento spirituale. (E. B.)







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