Il sostegno della Chiesa in Nicaragua per favorire la pace e la giustizia sociale:
lo ha assicurato Benedetto XVI al nuovo ambasciatore del Paese centroamericano
Solidarietà al Nicaragua, colpito all’inizio di settembre dal passaggio dell’uragano
Felix, ha espresso stamane il Papa ricevendo il nuovo ambasciatore del Paese centroamericano
presso la Santa Sede, Jose Quadra Chamorro, che ha presentato le sue Lettere credenziali.
Benedetto XVI ha inoltre assicurato il sostegno della Chiesa al governo di Managua
per accrescere la giustizia sociale. Il servizio di Roberta Gisotti:
Preghiere
a Dio per le vittime e vicinanza spirituale ai familiari, ha assicurato Benedetto
XVI, auspicando che quanti hanno perso casa e lavoro “possano ricevere insieme agli
aiuti interni generosi contributi dalla comunità internazionale”. Hanno quindi parlato
il Papa e il nuovo ambasciatore dei problemi economici, sociali e politici che affliggono
il Nicaragua. Se “trovare i modi per risolverli non è compito facile” - ha osservato
il Santo Padre - si deve contare sempre non solo sulla buona disposizione e collaborazione
dei cittadini, ma soprattutto dei responsabili delle diverse istanze politiche e imprenditoriali”,
perché il governo con “azione decisa” sappia affrontare “le sfide di un mondo globalizzato”,
che vanno raccolte con “spirito di autentica solidarietà”.
Riguardo
le priorità fissate dal presidente nicaraguense Ortega - combattere la droga, incrementare
l’alfabetizzazione, eliminare la povertà - Benedetto XVI ha raccomandato “trasparenza
e onestà nella gestione pubblica”, per favorire “la credibilità delle autorità davanti
ai cittadini”, a fronte di qualsiasi forma di corruzione, e promuovere “un giusto
sviluppo” nel Paese.
Il Papa ha quindi confermato
il sostegno della Chiesa per accrescere la giustizia sociale. “I vescovi del Nicaragua,
nelle strutture nazionali e diocesane - ha detto - e i fedeli nella loro missione
rigorosamente pastorale offrono la loro disponibilità a mantenere un dialogo ed una
comunicazione costante e sincera con il governo, contribuendo a che si attuino le
condizioni essenziali che favoriscano una vera riconciliazione, instaurando un clima
di pace e di autentica giustizia sociale”. Ha quindi lodato in particolare, Benedetto
XVI, le posizioni assunte dal Nicaragua in ambito internazionale in difesa della vita
e cosi anche l’abolizione dell’aborto terapeutico da parte del parlamento, lo scorso
anno. ''In merito a questo - ha aggiunto - è imprescindibile incrementare l'aiuto
dello Stato e della stessa società alle donne che hanno gravi problemi con la propria
gravidanza''.
Da parte sua, il nuovo ambasciatore,
Cuadra Chamorro, 52 anni, che ha già ricoperto questo ruolo presso la Santa Sede negli
anni ’97/’98, ha sottolineato il ruolo positivo svolto dalla Chiesa nel processo di
pacificazione avviato a partire dal 1984 nel suo Paese ed ha ribadito l’invito da
parte del suo governo al Papa perché visiti il Nicaragua.