Le scuole cattoliche australiane abbandonano Amnesty dopo la svolta sull’aborto
Un segnale di “disaccordo”. Con questa intenzione la diocesi di Melbourne, in Australia,
ha chiesto a tutte le scuole cattoliche di prendere le distanze dalla posizione espressa
da Amnesty International sull’aborto. L’organizzazione, fondata nel 1961 dall’avvocato
cattolico inglese Peter Benenson, ha deciso, nel corso della recente Assemblea generale
in Messico, di inserire tra i diritti umani l’interruzione della gravidanza in caso
di violenza sessuale. Secondo quanto scrive Avvenire che riporta la notizia apparsa
sul quotidiano australiano The Age, nei giorni scorsi il direttore dell’Ufficio per
l’educazione cattolica di Melbourne, Stephen Elder, ha inviato una lettera aperta
alle 328 scuole cattoliche presenti sul territorio, invitandole a sospendere i contatti
con Amnesty e chiedendo di manifestare il proprio disappunto per la svolta abortista
intrapresa. “L’aborto – si legge in una nota di Elder- è il rifiuto fondamentale della
dignità della persona umana e un abuso nei confronti dei diritti del bambino”. L’ente,
da parte sua, ha espresso rincrescimento per la vicenda visto il forte supporto ad
Amnesty nelle scuole cattoliche; nel solo distretto di Victoria, infatti, sono 35
gli istituti che sostengono le loro iniziative. Già nelle scorse settimane, sul caso
si era pronunciato anche monsignor Philip Wilson, presidente della Conferenza episcopale
australiana, che aveva criticato l’idea di aborto come diritto in caso di stupro.
“Una concezione – sosteneva il presule- fondata non sul bene della persona ma semplicemente
sull’autonomia dell’individuo”. La collaborazione tra le scuole cattoliche e Amnesty
International è stata negli anni molto proficua. Maria Kirkwood dell’Ufficio per l’educazione
cattolica di Melbourne ha affermato che le iniziative in tema di diritti umani hanno
sempre avuto riscontro tra gli studenti ma anche precisato che sulla svolta abortista
“è impossibile per i cattolici continuare a dare il sostegno”. Un esempio quello australiano
che a breve potrebbe essere seguito anche dalla Scozia. Michael McGrath, direttore
del Servizio di educazione cattolica, ha espresso l’auspicio che anche le scuole cattoliche
del Paese si dissocino in “maniera ufficiale” dalle iniziative di Amnesty International.
(B.C.)