2007-09-22 15:02:46

Le scuole cattoliche australiane abbandonano Amnesty dopo la svolta sull’aborto


Un segnale di “disaccordo”. Con questa intenzione la diocesi di Melbourne, in Australia, ha chiesto a tutte le scuole cattoliche di prendere le distanze dalla posizione espressa da Amnesty International sull’aborto. L’organizzazione, fondata nel 1961 dall’avvocato cattolico inglese Peter Benenson, ha deciso, nel corso della recente Assemblea generale in Messico, di inserire tra i diritti umani l’interruzione della gravidanza in caso di violenza sessuale. Secondo quanto scrive Avvenire che riporta la notizia apparsa sul quotidiano australiano The Age, nei giorni scorsi il direttore dell’Ufficio per l’educazione cattolica di Melbourne, Stephen Elder, ha inviato una lettera aperta alle 328 scuole cattoliche presenti sul territorio, invitandole a sospendere i contatti con Amnesty e chiedendo di manifestare il proprio disappunto per la svolta abortista intrapresa. “L’aborto – si legge in una nota di Elder- è il rifiuto fondamentale della dignità della persona umana e un abuso nei confronti dei diritti del bambino”. L’ente, da parte sua, ha espresso rincrescimento per la vicenda visto il forte supporto ad Amnesty nelle scuole cattoliche; nel solo distretto di Victoria, infatti, sono 35 gli istituti che sostengono le loro iniziative. Già nelle scorse settimane, sul caso si era pronunciato anche monsignor Philip Wilson, presidente della Conferenza episcopale australiana, che aveva criticato l’idea di aborto come diritto in caso di stupro. “Una concezione – sosteneva il presule- fondata non sul bene della persona ma semplicemente sull’autonomia dell’individuo”. La collaborazione tra le scuole cattoliche e Amnesty International è stata negli anni molto proficua. Maria Kirkwood dell’Ufficio per l’educazione cattolica di Melbourne ha affermato che le iniziative in tema di diritti umani hanno sempre avuto riscontro tra gli studenti ma anche precisato che sulla svolta abortista “è impossibile per i cattolici continuare a dare il sostegno”. Un esempio quello australiano che a breve potrebbe essere seguito anche dalla Scozia. Michael McGrath, direttore del Servizio di educazione cattolica, ha espresso l’auspicio che anche le scuole cattoliche del Paese si dissocino in “maniera ufficiale” dalle iniziative di Amnesty International. (B.C.)







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