Per celebrare i vent’anni della "Mulieris Dignitatem", il Pontificio Consiglio per
i Laici ha in programma per l’anno prossimo un congresso sulla donna
A vent’anni dalla pubblicazione della Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II “Mulieris
Dignitatem”, il Pontificio Consiglio per i Laici sta organizzando per il prossimo
anno (7-9 febbraio) il congresso “Donna e uomo, l’humanum nella sua interezza”. “È
un dato di fatto che, a vent’anni dalla Mulieris dignitatem, linguaggio e contenuti
del magistero di Giovanni Paolo II non solo sono stati recepiti – si legge in un articolo
del Notiziario semestrale del Pontificio Consiglio per i Laici – ma hanno generato
una prospettiva di rinnovata valorizzazione della donna e una più acuta consapevolezza
dell’importanza della reciprocità fra uomo e donna”. “Benedetto XVI ha manifestato
e a più riprese, l’apprezzamento della Chiesa per il contributo delle donne”, prosegue
l’articolo, ed è per procedere a un bilancio del cammino fatto negli ultimi venti
anni nell’ambito della promozione della donna e del riconoscimento della sua dignità
che il Pontificio Consiglio per i Laici sta preparando il Congresso. L’evento si propone
di “avviare una riflessione alla luce della Rivelazione sui nuovi paradigmi culturali
e sulle difficoltà con le quali le donne cattoliche devono misurarsi per vivere la
propria identità e per collaborare in feconda reciprocità con gli uomini nella edificazione
della Chiesa e della società; richiamare le donne alla bellezza della vocazione alla
santità, incoraggiandole a rispondervi con crescente consapevolezza e, in quanto protagoniste
della missione della Chiesa, a porre al servizio dell’apostolato, della famiglia,
del mondo del lavoro e della cultura tutte le ricchezze del “genio” femminile”. Al
congresso è prevista la partecipazione di circa 250 persone provenienti da ogni parte
del mondo. “Abbiamo voluto che venissero donne dai cinque continenti, – ha spiegato
Rocío Figueroa, incaricata del settore donna del dicastero presieduto da mons. Stanislaw
Rylko – verrà una delegata per ogni Conferenza Episcopale e ci saranno rappresentanti
e leader di associazioni cattoliche che promuovono la donna nella Chiesa e vari movimenti
e nuove comunità. Ci saranno anche accademiche che riflettono sul tema della donna
come teologhe, filosofe e psicologhe”. Il Congresso prevede anche un laboratorio su
“cristianesimo e promozione della donna”, una conferenza sull’antropologia, e vari
dibattiti in cui si affronteranno la promozione della dignità della donna in Asia,
il ruolo della donna nella trasmissione della fede in Africa, la tutela della dignità
della donna nella società tecnologica e consumistica (America del Nord) e la formazione
integrale della donna (America Latina). (T.C.)