In Ogaden, regione dell'Etiopia, lo spettro della fame e il dramma delle violenze
continuano a colpire la popolazione
Si è ulteriormente deteriorata la situazione umanitaria nell’Ogaden, regione orientale
dell’Etiopia al confine con la Somalia, a causa di recenti scontri tra ribelli e soldati
governativi. E’ l’allarme lanciato da una delegazione dell’ONU che ha visitato l’area.
Secondo la missione delle Nazioni Unite, la popolazione potrebbe presto dover affrontare
una grave crisi alimentare sia per la distruzione dei raccolti sia per l’aumento dei
prezzi. “Migliaia di famiglie – ha detto il coordinatore dei soccorsi di emergenza
– stanno soffrendo le conseguenze del conflitto”. La speranza – ha aggiunto – è che
il governo etiope e i ribelli facciano di tutto per garantire alle organizzazioni
umanitarie un accesso sicuro nella regione. Si stima che dallo scorso aprile siano
morte almeno 77 persone. Finora - riferisce l'Agenzia MISNA - sono decine di migliaia
i civili scappati dall’Ogaden verso la Somalia per sfuggire ai combattimenti. (A.L.)