2007-09-21 15:38:00

In Afghanistan, la NATO ammette l'uccisione di civili in un raid aereo contro i talebani - Myanmar: prosegue la marcia dei monaci buddisti contro la giunta militare


La NATO al centro delle critiche per il raid di mercoledì, in Afghanistan, nel quale hanno perso la vita sei civili, in maggioranza donne e bambini. L’operazione, avvenuta nella provincia di Helmand, secondo fonti dell’Alleanza Atlantica, era diretta contro i talebani. Intanto, cresce il numero delle perdite tra i militari dell’ISAF: un soldato francese è morto in seguito ad un attentato kamikaze avvenuto alla periferia ovest di Kabul. L’esplosione ha investito anche un autobus carico di passeggeri, sei sono rimasti feriti. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, facendo le condoglianze alla famiglia del militare, ha ribadito che Parigi è intenzionata a proseguire nella lotta al terrorismo. Anche l’Olanda è in lutto per l’uccisione di un militare che ha perso la vita nell’attacco contro il suo convoglio, nella provincia dell’Uruzgan.

- Ondata di violenza anche in Iraq. Due collaboratori dell’Ayatollah Ali al Sistani, leader spirituale degli sciiti, sono stati uccisi in due differenti episodi avvenuti a Bassora e a Diwaniya. Un soldato statunitense è rimasto vittima di un attentato a Baghdad e sempre nella capitale irachena hanno ripreso le loro attività le guardie di sicurezza privata della “Blackwater”. Domenica scorsa, alcuni dipendenti della società americana avevano ucciso 9 civili durante un servizio di scorta al personale diplomatico Usa. Sulla vicenda è ancora in corso un’indagine congiunta del governo statunitense e iracheno.

- Stato di allerta ai valichi con i Territori Palestinesi in occasione della festa ebraica del Kippur. Stamani, alcuni colpi di mortaio sparati dalla Striscia di Gaza sono esplosi nel Neghev, senza provocare vittime. Ingente l’impiego di forze militari intorno a Gerusalemme dove sono attesi i fedeli ebrei per pregare al Muro del Pianto e quelli musulmani per i riti del Ramadan nella Spianata delle Moschee. Particolare attenzione sulle alture del Golan perché si teme un’operazione da parte dell’aviazione siriana, in risposta all’attacco aereo denunciato da Damasco all’inizio del mese.

- Torna la paura in Algeria. In un attentato avvenuto a Lakhdaria, nell’est del Paese, nove persone sono rimaste ferite. Si tratta di due francesi, un italiano e sei algerini, tra questi cinque sono gendarmi. Gli stranieri, che lavorano nel Paese, sono stati raggiunti dall’esplosione di una bomba al passaggio della loro auto. Erano scortati da una vettura della polizia, anch’essa coinvolta nella deflagrazione. Le ambasciate di Francia e Italia non hanno confermato l’accaduto.

- Proseguono le proteste dei monaci buddisti in Myanmar, ex Birmania. Stamani circa 1500 religiosi hanno marciato a Yangoon in segno di protesta contro il governo che ha improvvisamente aumentato i prezzi degli alimenti e del carburante. Piena solidarietà è stata espressa dalla popolazione locale; almeno 1500 persone hanno seguito il corteo dei monaci mentre all’esercito è stato imposto di non intervenire. Nei templi buddisti si sta inoltre attuando il boicottaggio delle elemosine versate dai militari e dai loro familiari. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, vista la crescente tensione, ha chiesto al segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, di inviare nel Paese asiatico il consigliere speciale, Ibrahim Gambari. Inoltre l’associazione Reporter senza frontiere ha denunciato numerose violazioni contro i giornalisti del Paese che, nell’arco di quest’ultimo mese, sono stati sottoposti ad intercettazioni telefoniche ed interrogatori.

- All’indomani della convocazione delle elezioni presidenziali, fissate per il 6 ottobre prossimo, il presidente pakistano Musharaff ha proposto una serie di nomi ai vertici militari per il comando delle forze armate. Un incarico che il capo dello Stato si è impegnato a lasciare se dovesse essere rieletto. Già alcuni mesi fa, la Corte suprema di Islamabad aveva intrapreso un braccio di ferro con Musharaff perché considerava incompatibili le due cariche. Lo stesso presidente ha cambiato i vertici dei servizi segreti dopo le minacce di al Qaeda; alla guida è stato scelto un suo fedelissimo: Nadeem Taj. Ad Islamabad, intanto, continua la battaglia legale dell’opposizione che intende impedire la nuova candidatura del presidente pachistano: oltre 1.000 attivisti hanno protestato davanti alla sede della Corte Suprema.

- Alle elezioni legislative, in programma il 21 ottobre in Polonia prenderà parte anche l’imprenditore Lukasz Foltyn soprannominato “Il Bill Gates polacco”. A soli 33 anni ha fondato una società informatica, inventando un programma per parlare su internet. Foltyn parteciperà come capolista del Partito dei contadini (Psl).

- Manovre all’intero dei partiti si registrano in Grecia, dopo le elezioni politiche di domenica scorsa. Il Pasok, il Partito socialista panellenico, uscito sconfitto dalle consultazioni, ha deciso la convocazione della Conferenza nazionale il prossimo 3 e 4 novembre mentre l’elezione del nuovo presidente del partito è stata fissata per l’11 dello stesso mese. Gli analisti ritengono difficile la riconferma di George Papandreou, attualmente a capo del Pasok.

- Continua senza sosta la corsa dell’euro sul dollaro. All’apertura dei mercati finanziari la moneta unica europea ha fatto segnare un nuovo record storico toccando la soglia di 1,41 con un picco a 1,4120. La divisa statunitense continua dunque a perdere terreno nonostante il taglio dei tassi, martedì scorso, di ben 50 punti deciso dalla FED, Federal Riserve.

- Guai in Europa per la Spagna. Secondo una valutazione preliminare della Commissione Europea, Madrid avrebbe violato le norme comunitarie sulle fusioni imponendo le sue condizioni a Enel ed Endesa per la loro proposta di acquisto riguardo Endesa.

- Nessuna marcia indietro del governo turco rispetto all’accordo con l’Iran sulle forniture di gas naturale. Lo ha precisato lo stesso premier Erdogan smentendo le notizie di stampa che parlavano di pressioni americane per far fallire l’intesa. Erdogan è negli Stati Uniti per partecipare all’Assemblea generale dell’ONU e, secondo alcune fonti, il presidente americano Bush gli avrebbe negato un incontro alla Casa Bianca.

- Paura negli Stati Uniti per il ferimento di due studenti nel campus dell'università di stato del Delaware. Uno di loro è in gravi condizioni. La polizia sta cercando un uomo armato che ha sparato contro i due giovani. Gli studenti sono stati invitati alla massima prudenza: chi è all’interno del campus è invitato a restare al sicuro fino a quando l’allarme non cesserà.

- Si contano i danni in Corea del Nord dopo le inondazioni causate dal passaggio del tifone Wipha: almeno 500 strutture ospedaliere sono rimaste colpite e grandi quantità di medicinali sono andate perse. Si teme anche per il diffondersi di epidemie. Solo lo scorso mese, nel Paese altre inondazioni avevano provocato 600 vittime tra morti e feriti. (Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)


Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI No. 264

 
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