2007-09-21 12:25:53

Il Papa ai politici cristiani: siate coerenti. Forte appello alla libertà di culto e alla lotta contro il terrorismo nel rispetto dello stato di diritto


I cristiani siano il “sale” dell'agire politico in tutto il mondo, con i loro valori e ideali promossi in difesa della vita e della famiglia e, in modo ampio, dei diritti fondamentali di ogni persona. E’ la “consegna” che Benedetto XVI ha lasciato ai membri dell’Internazionale Democratica di Centro e Democratico Cristiana, ricevuti in udienza nella tarda mattinata di oggi, a Castel Gandolfo. Il Papa ha sollecitato a una strenua lotta contro il terrorismo e il fondamentalismo religioso che alimenta, da combattere - ha detto - con l’apertura alla solidarietà e alla libertà di culto. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3


Se la politica, nella sua accezione più alta, è l’impegno a cogliere il bene tanto del singolo quanto della cosa pubblica, le derive attuali che scambiano il bene con il “profitto” o la fede in Dio in uno strumento di guerra vanno combattute con “determinazione ed efficacia” da chi crede negli ideali sociali mutuati dal Vangelo. E questo vale tanto per l’Europa quanto per l’America Latina, continenti nei quali la tradizione cristiana è antica quasi quanto la storia dei loro popoli. Quella di Benedetto XVI è stata un’ampia e dettagliata esortazione rivolta a chi, ha osservato all’inizio, ha impostato il suo lavoro politico sui valori della “centralità della persona” e sul “rispetto dei diritti umani:

 
“Quando, in effetti, i diritti umani sono violati, è la stessa dignità della persona ad essere ferita; se la giustizia vacilla, la pace è in pericolo. D’altra parte, la giustizia, dal canto suo, può dirsi veramente umana, solo se la visione etica e morale sulla quale si fonda è centrata sulla persona e sulla sua inalienabile dignità”.
 
L'organizzazione politica alla quale il Papa ha affidato il proprio pensiero, l’Internazionale Democratica di Centro (IDC), conta un centinaio di iscritti - che hanno rappresentanze, sotto altre sigle sia nel Parlamento europeo sia nell’Organizzazione cristiano democratica d'America (ODCA) - e ha come scopo la promozione del cristianesimo democratico e delle politiche centriste. Nel suo indirizzo di saluto a benedetto XVI, l’attuale presidente dell’IDC, il leader dell'UDC italiana, Pier Ferdinando Casini, ha ribadito l’impegno dell’organismo a “contrastare le politiche che minacciano l’uomo”. E il Papa ha individuato gli ambiti nei quali tale impegno deve agire con forza per impedire il rafforzamento di “ideologie che possono oscurare o confondere le coscienze e veicolare una illusoria visione della verità e del bene”:

 
“Esiste, ad esempio, in campo economico una tendenza che identifica il bene con il profitto e in tal modo dissolve la forza dell’ethos dall’interno, finendo per minacciare il profitto stesso. Alcuni ritengono che la ragione umana sia incapace di cogliere la verità e, pertanto, di perseguire il bene corrispondente alla dignità della persona. C’è poi chi valuta legittima l’eliminazione della vita umana nella sua fase prenatale o in quella terminale".

 
Preoccupante, ha proseguito il Pontefice, è inoltre la crisi in cui versa la famiglia, cellula fondamentale della società fondata sul matrimonio indissolubile di un uomo e di una donna. “L’esperienza - ha osservato - dimostra che quando la verità dell’uomo è oltraggiata, quando la famiglia è minata nelle sue fondamenta, la pace stessa è minacciata, il diritto rischia di essere compromesso e, come logica conseguenza, si va incontro a ingiustizie e violenze”.

 
Ma anche la mancanza di libertà religiosa mina la pace. Questo diritto, che Benedetto XVI ha definito “fondamentale, insopprimibile, inalienabile ed inviolabile, radicato nella dignità di ogni essere umano e riconosciuto da vari documenti internazionali”, comprende “anche il diritto di cambiare religione”:

 
“L’apertura alla trascendenza costituisce una garanzia indispensabile per la dignità umana perché ci sono aneliti ed esigenze del cuore di ogni persona che solo in Dio trovano comprensione e risposta. Non si può pertanto escludere Dio dall’orizzonte dell’uomo e della storia! Ecco perché va accolto il desiderio comune a tutte le tradizioni autenticamente religiose di mostrare pubblicamente la propria identità, senza essere costretti a nasconderla o mimetizzarla”.

 
E rispettare la religione, ha incalzato il Papa, “contribuisce, inoltre, a smentire il ripetuto rimprovero di aver dimenticato Dio, con cui alcune reti terroristiche cercano pretestuosamente di giustificare le loro minacce alla sicurezza delle società occidentali”.

 
"Il terrorismo rappresenta un fenomeno gravissimo, che spesso arriva a strumentalizzare Dio e disprezza in maniera ingiustificabile la vita umana. La società ha certo il diritto di difendersi, ma questo diritto, come ogni altro, va sempre esercitato nel pieno rispetto delle regole morali e giuridiche anche per quanto concerne la scelta degli obiettivi e dei mezzi. Nei sistemi democratici l'uso della forza non giustifica mai la rinuncia ai principi dello Stato di diritto. (…) Il terrorismo va combattuto con determinazione ed efficacia, nella consapevolezza che, se il male è un mistero pervasivo, la solidarietà degli uomini nel bene è un mistero ancor più diffusivo”.
 
Benedetto XVI ha congedato il folto gruppo giunto in udienza - circa 200 persone - ripetendo una sua ferma convinzione: che la “coerenza dei cristiani sia “indispensabile anche nella vita politica, perché il ‘sale’ dell’impegno apostolico non perda il suo ‘sapore’ e la ‘luce’ degli ideali evangelici non venga oscurata nella loro azione quotidiana”.







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