Debutta questa sera a Parigi uno spettacolo di Robert Hossein sulla vita di Giovanni
Paolo II
Uno spettacolo violento, disperato, per credenti e non. Così il regista ed attore
Robert Hossein definisce la sua ultima opera, “Giovanni Paolo II – Non abbiate paura”,
in scena da questa sera al Palais de Sport di Parigi. “Studiando la vita e l’opera
di Giovanni Paolo II - dice il regista - mi sono convinto del fatto che, per il suo
carisma, la forza della sua fede, il suo credere fermamente in Dio e negli uomini
e la sua strenua difesa della libertà nel mondo, sia stato uno dei personaggi più
importanti del nostro tempo”. Convertitosi al cattolicesimo solo in età adulta, Hossein
ricorda sempre con commozione il suo incontro con Papa Wojtyla, avvenuto grazie al
cardinal Lustiger: “La prima volta che ci siamo parlati mi ha detto ‘Anche io sono
stato un attore’ – ha raccontato a Le Figaro – Un uomo benedetto, profondo, doloroso,
un uomo di fede e di preghiera, un uomo che comprendeva il dubbio”. L’opera è stata
scritta da Alain Decaux, autore dei testi dei maggiori successi di Hossein, con la
consulenza del giornalista Bernard Lecomte e di mons. Jean Michel di Falco. A dare
il volto a Giovanni Paolo II negli anni della maturità è Marc Cassot. Le 33 scene
dello spettacolo, che coinvolge un centinaio di attori, ripercorrono con la voce narrante
del cardinale e camerlengo Jean-Marie Villot, tutta la vita del Pontefice. A partire
dall’attentato del 1981. “Guerra, nazismo, antisemitismo, comunismo: ha vissuto tutto
– dice l’ottantenne Hossein – Questo è stato lo spettacolo più difficile della mia
vita”. (V.F.)