Darfur: servono truppe e mezzi per la Forza di pace internazionale
Un appello a contribuire con truppe supplementari alla missione di pace internazionale
Unione Africana-Nazioni Unite che dovrà essere dispiegata nei prossimi mesi in Darfur,
la regione occidentale sudanese teatro dal febbraio 2003 di un conflitto interno e
di una grave crisi umanitaria, è stato lanciato dagli organizzatori del contingente
internazionale. In una riunione tenuta ieri dai principali Paesi che partecipano alla
forza di pace è emerso, infatti, che mancherebbero ancora all’appello contributori
in grado di fornire mezzi di trasporto adeguati. È sorta inoltre anche la necessità
- scrive l'Agenzia Misna - di rimpiazzare i soldati messi a disposizione da alcuni
stati, ma che sono stati scartati per non raggiungere gli standard internazionali
richiesti. Del tema si parlerà ancora stasera nel corso di una riunione di alto livello
prevista al Palazzo di Vetro tra i ministri della Difesa e degli Esteri di 26 paesi
che, alla presenza del segretario generale Ban Ki Moon e del presidente dell’Unione
Africana, Alpha Oumar Konare, discuteranno i piani per la forza di pace congiunta,
ma anche il sostegno politico da garantire alle parti coinvolte nei prossimi colloqui
di pace e l’espansione dell’aiuto umanitario da per le popolazioni civili del Darfur.
A pieno regime, la forza di pace per il Darfur potrà contare su quasi 26.000 soldati
e 5000 civili, diventando la più imponente forza di mantenimento della pace del pianeta.
(R.P.)