2007-09-20 13:59:47

“La crisi morale della nazione, fondamento dei mali del Paese”: messaggio conclusivo della Plenaria dei vescovi della Nigeria


“Abbiamo avuto le elezioni, ma le ferite inflitte al popolo nigeriano e alla nostra nascente democrazia rimangono profonde e dolorose. La nostra nazione necessita di essere guarita”: è quanto affermano i vescovi della Nigeria, in un documento pubblicato al termine della loro recente Assemblea Plenaria. Nel testo, intitolato “Watch and Pray”, i presuli esprimono la loro soddisfazione per la “transizione da un governo civile ad un altro”, ma allo stesso tempo, denunciano il fatto che le ultime elezioni siano state contrassegnate da vizi e brogli. “Dobbiamo essere vigili e controllare le nostre cupidigie e l’orgoglio, che sono il fondamento della corruzione, dei conflitti e del cattivo governo”. Questo, il monito dei vescovi nigeriani, che ribadiscono la loro opposizione a ogni forma di corruzione del voto ed esprimono speranza per l’azione della magistratura. I presuli danno atto al governo di “essere disposto al dialogo e al negoziato”. “Il governo – precisano – deve ascoltare sempre il popolo e servire il suo interesse”. Tra i problemi che affliggono la Nigeria, i vescovi ricordano la crisi nel Delta del Niger che si “è aggravata in maniera allarmante, specialmente per la recente ondata di violenze nel Rivers State”. “Chiediamo al governo – esortano - a livello federale e statale, di intensificare gli sforzi per risolvere la crisi. Allo stesso tempo, chiediamo a tutti i protagonisti di deporre le armi e raggiungere il tavolo negoziale”. I presuli stigmatizzano con forza la presa di ostaggi, “che non solo viola la dignità delle vittime innocenti, ma impedisce la libertà di movimento oltre a intaccare l’immagine del nostro Paese”. Quindi, propongono una diversificazione dell’economia, attualmente troppo dipendente dalle esportazioni petrolifere, e il potenziamento dell’educazione come fondamenti per uno sviluppo sostenibile. E in proposito, si ricorda il contributo fondamentale apportato dalla Chiesa cattolica attraverso i suoi istituti educativi, ai quali si aggiungerà, nel 2008, la “Veritas University of Abuja”, che ha appena ricevuto l’autorizzazione dalla Conferenza Episcopale. Infine, i vescovi rinnovano il loro impegno per la formazione spirituale dei giovani e degli adulti, perché finisca la contraddizione di una “nazione apprezzata per essere molto religiosa e allo stesso tempo annoverata come una delle più corrotte”. (A cura di Roberta Moretti) RealAudioMP3  







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