L'opposione eritrea
in esilio ha celebrato la Giornata mondiale dei prigionieri di coscienza eritrei.
Gli esuli ricordano che nessun progresso è stato fatto nella democratizzazione
del Paeseda quando, nel 2000, è stato firmato il Trattato di pace con l'Etiopia.
Nessun citttadino eritreo può oggi lasciare il Paese legalmente, molti i giornalisti
imprigionati. Gravi limitazioni per la libertà religiosa con il tentativo di confiscare
i beni della Chiesa cattolica e ortodossa.