2007-09-20 15:20:33

La Rice, a Ramallah, perora la causa di uno Stato palestinese - L'euro sfonda la soglia dell’1,40 sul dollaro


Il Segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, giunta stamane a Ramallah, è stata ricevuta a colloquio dal premier palestinese, Salam Fayyad, e poi dal presidente palestinese Mahmud Abbas, detto Abu Mazen. Nella conferenza stampa a conclusione dell’incontro con Abu Mazen, la Rice ha ribadito che la prossima conferenza sul M.O., organizzata dagli Stati Uniti, dovrà far avanzare la causa di uno Stato palestinese. Da parte palestinese, si auspica un maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti nei colloqui israelo-palestinesi al fine di arrivare ad una dichiarazione congiunta che fissi i principi per una soluzione del conflitto. In precedenza, il segretario di Stato americano è stata ricevuta a colloquio dal presidente israeliano, Shimon Peres, a Gerusalemme; nel pomeriggio è previsto un incontro con il premier dello Stato ebraico, Ehud Olmert, con il quale, già ieri sera, ha avuto un colloquio di ben tre ore.

- L'ex premier dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu, ha confermato che l'aeronautica militare israeliana il 6 settembre ha effettuato un attacco aereo nel nord della Siria in occasione del raid già denunciato dalle autorità di Damasco. La stessa Siria aveva reso noto che i caccia israeliani erano stati messi in fuga dalla contraerea e che, secondo la versione dell'agenzia ufficiale Sana, prima avevano sganciato il loro armamento. Da Israele non è mai giunta nessuna conferma e alcuni osservatori avevano ipotizzato che gli aerei avessero effettuato un volo di ricognizione e si fossero disfatti del loro munizionamento per alleggerirsi durante la fuga. Netanyahu ha detto che, pur essendo all'opposizione, non manca di assicurare il proprio appoggio al premier Olmert ''quando è in gioco la sicurezza di Israele''. Una delle ipotesi fatte è che gli F15 israeliani abbiano colpito un deposito in cui erano tenuti materiali per centrali nucleari destinati alla Corea del Nord.

- "Nel loro interesse, gli americani dovrebbero utilizzare una diversa società per garantire la loro sicurezza e muoversi liberamente in Iraq": lo ha detto oggi il premier iracheno, Nouri al Maliki, criticando aspramente la Blackwater, la società USA i cui contractor domenica hanno aperto il fuoco a Baghdad causando la morte di una decina di persone. Una sparatoria che al Maliki ha definito ''un grave crimine'' che ''ha suscitato risentimento nel governo e tra la popolazione'', e per il quale un comitato congiunto iracheno-americano sta indagando, prendendo anche in considerazione altri episodi violenti di cui si è resa protagonista la Blackwater. Domenica scorsa, nel quartiere a maggioranza sunnita al Mansur di Baghdad, un convoglio americano è stato attaccato e i contractor della Blackwater, che lo scortavano, hanno reagito aprendo il fuoco e causando la morte di dieci iracheni, di cui nove civili. Intanto, le forze di sicurezza irachene hanno arrestato il regista del sequestro di quattro diplomatici russi poi uccisi, avvenuto nel giugno dello scorso anno: lo fa sapere il ministro degli Esteri iracheno, Hoshyar Zebari. Il Parlamento russo attribuì la responsabilità della morte dei diplomatici alle ''forze di occupazione''.

- Ayman Zawahri, il vice di Osama bin Laden ha esortato i musulmani a lottare contro gli Stati Uniti e i loro alleati nel mondo in un nuovo video fatto circolare su internet sempre in occasione del sesto anniversario degli attacchi dell'11 settembre. Zawahri incita, inoltre, i musulmani a ''sostenere i mujaheddin, a difenderli e a non farsi intimidire dal potere dell'America".

- Il Pakistan eleggerà il suo presidente il 6 ottobre prossimo. Lo ha annunciato oggi la commissione elettorale pachistana. ''Le candidature devono essere presentate entro il 27 settembre, saranno esaminate il 29 settembre e il 6 ottobre avrà luogo l'elezione'', ha detto alla France Presse il segretario della commissione elettorale, Dilshad Kanwar. La data del 6 ottobre - il termine era il 15, per il giuramento entro il 15 novembre - sarà annunciata ufficialmente nei prossimi giorni dalla commissione. Il presidente verrà eletto dal Parlamento e dalle assemlee provinciali. Il presidente uscente, il generale Pervez Musharraf - ha promesso che, se sarà rieletto, lascerà il comando delle Forze armate.

- L'euro vola ancora. Dopo aver sfondato quota 1,40 dollari ha proseguito la corsa raggiungendo l'ennesimo nuovo record di giornata a 1,4065 dollari.

- Il premier britannico, Gordon Brown, ha minacciato di boicottare il vertice Ue-Africa in programma per il mese di dicembre a Lisbona se tra gli invitati ci sarà il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe. “Se vi parteciperà, il presidente Mugabe farà fallire quel summit, sviando l'attenzione dalla questioni veramente importanti, per questo in circostanze simili la mia presenza sarebbe inopportuna”, scrive Brown in un articolo pubblicato oggi dal quotidiano Independent. Mugabe attualmente è considerato 'persona non grata' nei Paesi dell’Ue ma il divieto potrebbe essere temporaneamente sospeso per dargli modo di presenziare al vertice Ue-Africa, il primo da sette anni a questa parte. Diversi leader africani sostengono che la presenza di Mugabe è necessaria. Nell'articolo, Brown accusa il leader dello Zimbabwe di avere agito a scapito del suo popolo e di avere costantemente violato i diritti umani.

- Sanzioni contro il Sudan: le chiede Human Rights Watch (HRW) all’Onu e all’Unione Africana se lo Stato Africano “non fermerà gli attacchi indiscriminati contro i civili del Darfur o ostacolerà l’attività delle forze di pace”. Il rapporto dell’organizzazione in difesa dei diritti umani, reso noto oggi, chiede inoltre l’immediato dispiegamento della forza di pace congiunta delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana, previsto e non ancora attuato. Il governo locale, denuncia Human Rights Watch, continua a colpire senza sosta sia la popolazione sia gli operatori umanitari. Il ministro degli Affari Esteri di Karthoum ha liquidato le accuse definendole “spazzatura”.

- L'ex numero due dei Khmer rossi, Nuon Chea, arrestato in Cambogia, è pronto a svelare i segreti del sanguinario regime di Pol Pot quando comparirà in tribunale per rispondere delle accuse di crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Lo ha riferito oggi uno dei giudici del tribunale patrocinato dalle Nazioni Unite, incaricato di giudicare i crimini più gravi commessi tra il 1975 e il 1979 sotto il regime maoista dei Khmer rossi. Nuon Chea, 82 anni, ex braccio destro di Pol Pot, è stato arrestato ieri nella sua abitazione sul confine con la Thailandia e trasferito in elicottero a Phnom Penh per essere giudicato. Almeno un milione e 700 mila persone sono morte durante la rivoluzione dell''Anno Zero', di Pol Pot.

- Un terremoto di magnitudo 6,7 secondo la scala Richter è stato registrato in Indonesia, nell'ovest di Sumatra, nella stessa zona in cui la scorsa settimana si era avvertita una potente scossa in cui sono rimaste uccise 20 persone. Il sisma è avvenuto a circa le 8:30 (GMT) del mattino di oggi ad una profondità di 76 chilometri. Non è stato ritenuto necessario diffondere un allarme tsunami.

- Nei negoziati sul clima, Australia e Usa sono "come Bonnie e Clyde", la coppia di banditi immortalata nel film americano, perchè bloccano la strada verso un accordo globale sulla riduzione delle emissioni di gas serra. L'accusa viene dall'ex vicepresidente Usa Al Gore, ora eco-attivista, che ha parlato ieri sera a Sydney davanti ad un migliaio di dirigenti d'azienda, inaugurando così un nuovo tour di conferenze. Al Gore ha affermato che l'Australia può avere un ruolo chiave nel dare impulso alla riforma politica in Usa firmando la nuova fase del protocollo di Kyoto, che entra in vigore il prossimo anno. "Per una varietà di ragioni, i nostri due Paesi sono stati di impedimento a livello globale verso ciò che abbiamo bisogno che avvenga", ha detto Al Gore al Global Business Forum. "Se l'Australia cambia rotta su Kyoto e si impegna entrando nel trattato, sarebbe impossibile per gli Usa resistere alla pressione. Questo è un momento in cui l'Australia può spostare l'equilibrio". Australia e Usa sono i soli due Paesi sviluppati a non aver ratificato il protocollo di Kyoto, ma Gore ha osservato che entrambi avranno nuovi leader nel 2012, quando si prevede che l'accordo internazionale in sostituzione di Kyoto sarà stabilito, entro la struttura ONU. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)


Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI No. 263

 
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