La Rice, a Ramallah, perora la causa di uno Stato palestinese - L'euro sfonda la
soglia dell’1,40 sul dollaro
Il Segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, giunta stamane a Ramallah, è stata
ricevuta a colloquio dal premier palestinese, Salam Fayyad, e poi dal presidente palestinese
Mahmud Abbas, detto Abu Mazen. Nella conferenza stampa a conclusione dell’incontro
con Abu Mazen, la Rice ha ribadito che la prossima conferenza sul M.O., organizzata
dagli Stati Uniti, dovrà far avanzare la causa di uno Stato palestinese. Da parte
palestinese, si auspica un maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti nei colloqui
israelo-palestinesi al fine di arrivare ad una dichiarazione congiunta che fissi i
principi per una soluzione del conflitto. In precedenza, il segretario di Stato americano
è stata ricevuta a colloquio dal presidente israeliano, Shimon Peres, a Gerusalemme;
nel pomeriggio è previsto un incontro con il premier dello Stato ebraico, Ehud Olmert,
con il quale, già ieri sera, ha avuto un colloquio di ben tre ore.
- L'ex
premier dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu, ha confermato che l'aeronautica militare
israeliana il 6 settembre ha effettuato un attacco aereo nel nord della Siria in occasione
del raid già denunciato dalle autorità di Damasco. La stessa Siria aveva reso noto
che i caccia israeliani erano stati messi in fuga dalla contraerea e che, secondo
la versione dell'agenzia ufficiale Sana, prima avevano sganciato il loro armamento.
Da Israele non è mai giunta nessuna conferma e alcuni osservatori avevano ipotizzato
che gli aerei avessero effettuato un volo di ricognizione e si fossero disfatti del
loro munizionamento per alleggerirsi durante la fuga. Netanyahu ha detto che, pur
essendo all'opposizione, non manca di assicurare il proprio appoggio al premier Olmert
''quando è in gioco la sicurezza di Israele''. Una delle ipotesi fatte è che gli F15
israeliani abbiano colpito un deposito in cui erano tenuti materiali per centrali
nucleari destinati alla Corea del Nord.
- "Nel loro interesse, gli americani
dovrebbero utilizzare una diversa società per garantire la loro sicurezza e muoversi
liberamente in Iraq": lo ha detto oggi il premier iracheno, Nouri al Maliki, criticando
aspramente la Blackwater, la società USA i cui contractor domenica hanno aperto
il fuoco a Baghdad causando la morte di una decina di persone. Una sparatoria che
al Maliki ha definito ''un grave crimine'' che ''ha suscitato risentimento nel governo
e tra la popolazione'', e per il quale un comitato congiunto iracheno-americano sta
indagando, prendendo anche in considerazione altri episodi violenti di cui si è resa
protagonista la Blackwater. Domenica scorsa, nel quartiere a maggioranza sunnita al
Mansur di Baghdad, un convoglio americano è stato attaccato e i contractor
della Blackwater, che lo scortavano, hanno reagito aprendo il fuoco e causando la
morte di dieci iracheni, di cui nove civili. Intanto, le forze di sicurezza irachene
hanno arrestato il regista del sequestro di quattro diplomatici russi poi uccisi,
avvenuto nel giugno dello scorso anno: lo fa sapere il ministro degli Esteri iracheno,
Hoshyar Zebari. Il Parlamento russo attribuì la responsabilità della morte dei diplomatici
alle ''forze di occupazione''.
- Ayman Zawahri, il vice di Osama bin Laden
ha esortato i musulmani a lottare contro gli Stati Uniti e i loro alleati nel mondo
in un nuovo video fatto circolare su internet sempre in occasione del sesto anniversario
degli attacchi dell'11 settembre. Zawahri incita, inoltre, i musulmani a ''sostenere
i mujaheddin, a difenderli e a non farsi intimidire dal potere dell'America".
- Il Pakistan eleggerà il suo presidente il 6 ottobre prossimo. Lo ha annunciato oggi
la commissione elettorale pachistana. ''Le candidature devono essere presentate entro
il 27 settembre, saranno esaminate il 29 settembre e il 6 ottobre avrà luogo l'elezione'',
ha detto alla France Presse il segretario della commissione elettorale, Dilshad Kanwar.
La data del 6 ottobre - il termine era il 15, per il giuramento entro il 15 novembre
- sarà annunciata ufficialmente nei prossimi giorni dalla commissione. Il presidente
verrà eletto dal Parlamento e dalle assemlee provinciali. Il presidente uscente, il
generale Pervez Musharraf - ha promesso che, se sarà rieletto, lascerà il comando
delle Forze armate.
- L'euro vola ancora. Dopo aver sfondato quota 1,40 dollari
ha proseguito la corsa raggiungendo l'ennesimo nuovo record di giornata a 1,4065 dollari.
- Il premier britannico, Gordon Brown, ha minacciato di boicottare il vertice Ue-Africa
in programma per il mese di dicembre a Lisbona se tra gli invitati ci sarà il presidente
dello Zimbabwe, Robert Mugabe. “Se vi parteciperà, il presidente Mugabe farà fallire
quel summit, sviando l'attenzione dalla questioni veramente importanti, per questo
in circostanze simili la mia presenza sarebbe inopportuna”, scrive Brown in un articolo
pubblicato oggi dal quotidiano Independent. Mugabe attualmente è considerato 'persona
non grata' nei Paesi dell’Ue ma il divieto potrebbe essere temporaneamente sospeso
per dargli modo di presenziare al vertice Ue-Africa, il primo da sette anni a questa
parte. Diversi leader africani sostengono che la presenza di Mugabe è necessaria.
Nell'articolo, Brown accusa il leader dello Zimbabwe di avere agito a scapito del
suo popolo e di avere costantemente violato i diritti umani.
- Sanzioni contro
il Sudan: le chiede Human Rights Watch (HRW) all’Onu e all’Unione Africana se lo Stato
Africano “non fermerà gli attacchi indiscriminati contro i civili del Darfur o ostacolerà
l’attività delle forze di pace”. Il rapporto dell’organizzazione in difesa dei diritti
umani, reso noto oggi, chiede inoltre l’immediato dispiegamento della forza di pace
congiunta delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana, previsto e non ancora attuato.
Il governo locale, denuncia Human Rights Watch, continua a colpire senza sosta sia
la popolazione sia gli operatori umanitari. Il ministro degli Affari Esteri di Karthoum
ha liquidato le accuse definendole “spazzatura”.
- L'ex numero due dei Khmer
rossi, Nuon Chea, arrestato in Cambogia, è pronto a svelare i segreti del sanguinario
regime di Pol Pot quando comparirà in tribunale per rispondere delle accuse di crimini
di guerra e crimini contro l'umanità. Lo ha riferito oggi uno dei giudici del tribunale
patrocinato dalle Nazioni Unite, incaricato di giudicare i crimini più gravi commessi
tra il 1975 e il 1979 sotto il regime maoista dei Khmer rossi. Nuon Chea, 82 anni,
ex braccio destro di Pol Pot, è stato arrestato ieri nella sua abitazione sul confine
con la Thailandia e trasferito in elicottero a Phnom Penh per essere giudicato. Almeno
un milione e 700 mila persone sono morte durante la rivoluzione dell''Anno Zero',
di Pol Pot.
- Un terremoto di magnitudo 6,7 secondo la scala Richter è stato
registrato in Indonesia, nell'ovest di Sumatra, nella stessa zona in cui la scorsa
settimana si era avvertita una potente scossa in cui sono rimaste uccise 20 persone.
Il sisma è avvenuto a circa le 8:30 (GMT) del mattino di oggi ad una profondità di
76 chilometri. Non è stato ritenuto necessario diffondere un allarme tsunami.
- Nei negoziati sul clima, Australia e Usa sono "come Bonnie e Clyde", la coppia di
banditi immortalata nel film americano, perchè bloccano la strada verso un accordo
globale sulla riduzione delle emissioni di gas serra. L'accusa viene dall'ex vicepresidente
Usa Al Gore, ora eco-attivista, che ha parlato ieri sera a Sydney davanti ad un migliaio
di dirigenti d'azienda, inaugurando così un nuovo tour di conferenze. Al Gore ha affermato
che l'Australia può avere un ruolo chiave nel dare impulso alla riforma politica in
Usa firmando la nuova fase del protocollo di Kyoto, che entra in vigore il prossimo
anno. "Per una varietà di ragioni, i nostri due Paesi sono stati di impedimento a
livello globale verso ciò che abbiamo bisogno che avvenga", ha detto Al Gore al Global
Business Forum. "Se l'Australia cambia rotta su Kyoto e si impegna entrando nel trattato,
sarebbe impossibile per gli Usa resistere alla pressione. Questo è un momento in cui
l'Australia può spostare l'equilibrio". Australia e Usa sono i soli due Paesi sviluppati
a non aver ratificato il protocollo di Kyoto, ma Gore ha osservato che entrambi avranno
nuovi leader nel 2012, quando si prevede che l'accordo internazionale in sostituzione
di Kyoto sarà stabilito, entro la struttura ONU. (Panoramica internazionale
a cura di Fausta Speranza)
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