Il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, incontra i leader mondiali per dare
nuovo slancio ai colloqui sui cambiamenti climatici
“Il futuro nelle nostre mani: la sfida ai cambiamenti climatici”: questo, il tema
dell’Incontro, in programma il 24 settembre al Palazzo di Vetro di New York, tra il
segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, e numerosi leader mondiali. L’appuntamento,
che precede di un giorno l’apertura del Dibattito generale annuale dell’Assemblea
generale dell’ONU, sarà il convegno sui cambiamenti climatici con la maggiore presenza
di Capi di Stato o Governo – più di 70 – mai realizzato finora. Lo scopo è garantire
l’impegno politico e dare slancio ai preparativi per la Conferenza di Bali, che avvierà
i negoziati su un nuovo accordo internazionale sul clima. La Conferenza, che si svolgerà
dal 3 al 14 dicembre, vedrà la partecipazione delle Parti della Convenzione quadro
delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). “Bali – ha affermato Ban Ki-moon
– deve rappresentare la risposta politica ai recenti rapporti scientifici dell’UNFCCC.
Tutti gli Stati devono fare quanto in loro potere per raggiungere un accordo entro
il 2009, che entri in vigore prima della scadenza degli impegni previsti dal Protocollo
di Kyoto, nel 2012”. Secondo il Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici
(IPCC), a meno che non vengano avviate azioni sulle emissioni di gas a effetto serra,
la temperatura della Terra potrebbe aumentare almeno di 4,50°C. Gli effetti del cambiamento
climatico - si legge in una nota dell'ONU - sono già davanti ai nostri occhi: il Polo
Nord si sta riscaldando due volte più velocemente rispetto alla media globale e vengono
continuamente registrati gli effetti negativi che questo fenomeno produce sulle attività
umane. L’impatto che il surriscaldamento produce è stato riscontrato anche in altre
regioni e in altri settori, soprattutto all’interno degli ecosistemi. Il ritiro dei
ghiacciai mette inoltre a rischio i rifornimenti di acqua. Per le popolazioni che
vivono in territori poveri di acqua, specialmente in Africa, il cambiamento dei modelli
climatici minaccia di aggravare fenomeni quali desertificazione, siccità e scarsezza
nell’ approvvigionamento di cibo. “Non si può andare avanti così ancora a lungo –
ha ribadito il segretario generale delle Nazioni Unite – è arrivato il momento di
agire su scala globale”. (R.M.)