CASTELGANDOLFO, 19set07 - «Il Dio Onnipotente doni alla vostra Opera “Aiuto alla
Chiesa che Soffre” luce e forza, affinché possa anche in futuro prestare aiuto là
dove i bisogni della Chiesa sono maggiori». Si conclude così il messaggio che il Santo
Padre, tramite il cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha indirizzato
ai partecipanti al Convegno internazionale per i 60 anni di “Aiuto alla Chiesa che
Soffre” tenutosi a Castelgandolfo dal 13 al 16 settembre. I partecipanti sono stati
circa 80, membri del Direttivo internazionale, responsabili delle Sezioni-progetti,
presidenti, assistenti ecclesiastici e direttori nazionali che si sono confrontati
sul futuro dell’Opera fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, noto come
“Padre Lardo”.
Nel messaggio del Santo Padre vengono definiti «settori che
meritano particolare attenzione» i media che «oggi esercitano un enorme influsso sulla
cultura e sulla vita degli esseri umani. Con la collaborazione e sotto la direzione
di cristiani competenti e credenti, essi possono contribuire fortemente alla diffusione
della buona Novella del Vangelo di Cristo e dei valori cristiani». «Guardiamo con
preoccupazione – si legge ancora nel messaggio – ad alcune Chiese particolari con
tradizione secolare, la cui esistenza è minacciata oggi nel Vicino e nel Medio Oriente,
così come agli innumerevoli cattolici costretti a vivere senza una guida pastorale
e a non poter professare la loro fede in modo collettivo e pubblico oppure solo limitatamente».
La necessità che i cattolici si facciano carico delle comunità cattoliche che non
godono di piena libertà nell’esercizio della propria fede, ha trovato quindi un’ulteriore
esortazione nelle parole di Benedetto XVI che ha ricordato il prestigioso anniversario
della fondazione di ACS anche durante l’Angelus domenicale celebrato a Castelgandolgo.
Nel suo intervento l’Assistente ecclesiastico internazionale, padre Joaquìn
Alliende, ha messo in luce come l’Incontro si aprisse proprio il 14 settembre, giorno
della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, una data di particolare significato
per un’Opera che sostiene da 60 anni la Chiesa perseguitata e sofferente. Padre Alliende
ha messo anche in luce la relazione che lega il messaggio di Fatima con ACS, un legame
definito «intrinseco» e che venne suggellato dalla consacrazione dell’Opera alla Vergine
di Fatima avvenuta nel 1967. Questo legame speciale che ci spinge a vivere con fiducia
nella Madre Celeste e a convertirci, si manifesta nella penitenza per amore verso
Gesù, Maria e verso colori i quali hanno più bisogno del perdono.
Tra gli
altri, sono intervenuti all’Incontro S.E. Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio
Consiglio “Cor Unum”, che ha approfondito i temi della Lettera Enciclica Deus Caritas
Est e il cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione
dei Popoli, nel cui intervento ha espresso delle indicazioni su quali siano oggi le
più grandi sofferenze della Chiesa e che cosa essa si aspetti da ACS oggi e in futuro.