In Portogallo, Giornate missionarie 2007 sul “futuro della Missione Ad Gentes”
“Il futuro della Missione Ad Gentes - prospettive per il secolo XXI”: è stato questo
il tema delle Giornate missionarie 2007, promosse dal 14 al 16 settembre dalle Pontificie
opere missionarie del Portogallo, insieme alla Commissione episcopale delle missioni.
Nel documento finale – riferisce l’agenzia Fides – i partecipanti hanno ricordato
che “Cristo è la fonte inesauribile della Missione delle Chiese”, da cui scaturisce
la necessità di “un’esperienza di fede per riscoprire il senso fondamentale della
Missione come annuncio di Cristo e come testimonianza di vita”. Si è constatato, inoltre,
che un mondo in continuo cambiamento, “caratterizzato da una grande varietà di manifestazioni
religiose e da un relativismo di valori, esige una nuova forma di fare missione”.
Inoltre, è imprescindibile “l’impegno concreto di tutti nell'animazione missionaria
e vocazionale della Chiesa locale”, perché “tutti siamo corresponsabili della missione”.
I partecipanti hanno anche sottolineato l'importanza della collaborazione tra i laici
e gli Istituti di vita consacrata, che presuppone “un arricchimento mutuo ed esige
la creazione di nuove forme di appartenenza e di corresponsabilità nella missione
della Chiesa”. Mons. Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo, ausiliare di Lisbona,
ha affermato che la missione Ad Gentes deve svilupparsi ora in una situazione nuova,
dove “la fede non è più un'eredità culturale ricevuta dalla famiglia o dalla società,
bensì una risposta personale ad un appello. La novità sconcertante del nostro universo
culturale – ha concluso – esige un annuncio nuovo del Vangelo". Durante le Giornate
missionarie, è stato presentato il Congresso missionario nazionale, che si celebrerà
dal 3 al 7 settembre 2008 a Fatima, sul tema: “Portogallo, vivi in missione, squarcia
gli orizzonti”. (R.M.)