Solidarietà verso i poveri e impegno per la pace in Terra Santa: i 40 anni della Caritas
di Gerusalemme
Operare nell’educazione, nella sanità, nel sostegno alle famiglie bisognose; impegnarsi
attivamente per la riconciliazione e la pace in Terrasanta: sono stati questi i due
binari principali dei primi 40 anni di vita della Caritas di Gerusalemme, che ieri
ha festeggiato con diverse iniziative il 40° anniversario di fondazione. Nella Città
Santa per le tre religioni vi sono stati eventi di carattere culturale per ricordare
gli impegni e le realizzazioni concrete della Caritas di Gerusalemme, a partire dalla
sua nascita, in uno dei momenti più tesi della storia del Medio Oriente: il 1967,
anno della “guerra dei sei giorni”. Inoltre i responsabili della Caritas hanno presentato
i progetti in corso e quelli in via di realizzazione, che toccano il settore abitativo
(garantire case agli sfollati), sanitario (apertura di centri socio-sanitari nelle
zone di maggiore povertà), educazione (sostegno a scuole e formazione di bambini e
ragazzi), sociale (iniziative di riconciliazione fra i popoli israeliano e palestinese).
In occasione dell’anniversario, la Caritas di Gerusalemme ha rinnovato il suo appello
per la pace, condizione basilare perché tutti i servizi sociali possano funzionare
al meglio e per riportare i popoli israeliano e palestinese a una dignitosa condizioni
di benessere. “La pace è possibile - si afferma - se tutti gli uomini di buona volontà
rifiutano la violenza e preferiscono gettare ponti piuttosto che costruire barriere”.
Insieme con la Chiesa locale ed i Vescovi della Terra Santa, la Caritas chiede: la
fine della violenza; una reale sicurezza per palestinesi e israeliani; la costituzione
di uno stato palestinese, internazionalmente riconosciuto; la soluzione del problema
dei rifugiati; una distribuzione equa delle risorse, specialmente dell’acqua; il rispetto
delle risoluzioni dell’Onu per la Terra Santa”. (R.P.)