Beatificata in Francia la religiosa Maria Celina della Presentazione
Ieri pomeriggio, a Bordeaux, in Francia, è stata proclamata Beata Maria Celina della
Presentazione, al secolo Giovanna Germana Castang, monaca professa del Secondo Ordine
di San Francesco, morta nel 1897. La cerimonia si è svolta in cattedrale alle ore
16.00. Ha presieduto la celebrazione, in rapprentanza del Santo Padre il cardinale
José Saraiva Martìns, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Il vice-postulatore
della Causa di Beatificazione, padre Gianni Califano, traccia un profilo della nuova
Beata francese, al microfono di Giovanni Peduto:
R. - Vissuta
in un ambiente ricco di fede, ma anche di grande povertà, si sforzò di piacere al
Signore, abbracciando le croci della vita e riempiendo di amore ogni piccolo gesto.
La sua vicenda umana è paragonabile ad una vera e propria Kenosi. Infatti le numerose
prove a cui abbiamo accennato non fecero di lei una povera infelice, ma la confermarono
nel suo fermo proposito di consegnarsi completamente a Cristo. Generosamente realizzò
così il suo proposito: “Ho scelto di essere un viola di umiltà, un giglio di purezza,
una rosa di carità, per Gesù”.
D. - Vuole raccontarci un episodio significativo
della sua vita?
R. – Nel 1888 la famiglia attraversava un momento difficilissimo
a causa del disastro finanziario del papà. Ridottisi a vivere in una misera abitazione
di campagna, poco più che una stalla, i Castang non avevano neppure di che sfamarsi.
La piccola Germana, che contava allora appena dieci anni, in un gesto di eroica carità,
di sua iniziativa andò a questuare il vitto per i suoi familiari, bussando umilmente
alle porte dei vicini, ed ebbe l’ispirazione di offrire la sua vita al Signore, pur
di risparmiare altre sofferenze ai suoi cari. Possiamo credere che proprio in seguito
a quell’offerta il papà trovò un provvidenziale lavoro a Bordeaux.
D. – Quale
messaggio lascia al mondo d’oggi?
R. - Suor Maria Celina ha vissuto in religione
e più ancora in famiglia una “piccola via” di santità, che ci ricorda quella della
sua contemporanea, Santa Teresa di Lisieux. Crediamo che la sua vicenda umana e spirituale
abbia un fascino perenne, che incoraggia tutti a sfidare i falsi criteri di giudizio
proposti dal mondo, fidandosi pienamente del piano di Dio. La piccola clarissa di
Bordeaux testimonia con forza che “Dio sceglie ciò che nel mondo è stolto per confondere
i sapienti, ciò che è debole per confondere i forti, ciò che è disprezzato per ridurre
a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio.”