2007-09-14 15:20:25

“Un avviso per tutti i corrotti della classe politica”: il monito dei vescovi delle Filippine dopo la condanna dell’ex presidente Estrada


L’ex presidente filippino Joseph Estrada dovrà scontare l’ergastolo per falsa testimonianza e per aver sottratto fondi pubblici - oltre 4 miliardi di pesos, circa 87 milioni di dollari – durante la sua permanenza ai vertici del Paese. È il verdetto del tribunale anticorruzione di Manila che, inoltre, ha imposto ad Estrada di restituire allo stato il patrimonio accumulato illegalmente. Come riferisce l’agenzia Fides, gli avvocati difensori hanno già annunciato il ricorso alla Corte Suprema. L’ex presidente ha parlato di “decisione politica” e di “complotto”, accusando anche la Chiesa. Infatti, nel 2001 la Chiesa ebbe un ruolo fondamentale nella rivoluzione pacifica che fece cadere il governo di Estrada e portò al vertice del Paese l’attuale presidente Gloria Macapagal Arroyo. I vescovi della Conferenza Episcopale delle Filippine hanno invitato Estrada ad accettare il verdetto e hanno chiesto ai fedeli di non inscenare manifestazioni violente a seguito della sentenza. Secondo i vescovi, questa condanna rappresenta un avviso per i politici corrotti e dovrebbe indurre a riflettere e ed adottare atteggiamenti più trasparenti da parte di tutta la classe politica e la burocrazia filippina. (B.B.)







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